Trabia e la chiesa madre di Santa Petronilla

Trabia e la chiesa madre di Santa Petronilla La chiesa Madre di Santa Petronilla è ubicata a Trabia, piccolo centro agricolo e peschereccio, distante una trentina di chilometri da Palermo, Il villaggio di Tarbiah è documentato sin dal secolo XII secolo e sul suo sito sorse successivamente l'attuale abitato di Trabia. Nel XVI secolo i Lanza, ottennero il diritto di popolare il piccolo borgo che si accrebbe progressivamente con una pianta a scacchiera, mentre il castello, provvisto di quattro torri angolari, fu eretto prospiciente sul mare. Il maniero è il segno distintivo architettonico della cittadina e storicamente, dal 1579 al 1643, fu sede della prima chiesa Madre dedicata a Santa Petronilla Martire. Tarbiah, antico borgo arabo sorgeva sul sito dell'attuale Trabia. Il geografo e viaggiatore arabo Idrisi (Ceuta, 1099 circa - Sicilia 1164) nel suo libro del XII sec. "Il sollazzo per chi si diletta di girare il mondo" meglio conosciuto come "Libro di Ruggero", una raccolta di informazioni acquisite durante i suoi viaggi per tutti i paesi del Mediterraneo, descrive così Tarbiah nella traduzione di Michele Amari: "A ponente di Termini è un abitato che s′addimanda ′At Tarbiah ("la quadrata", comune di Trabia): incantevole soggiorno; d′acque perenni che parecchi molini. La Trabia ha una pianura e de′ vasti poderi ne′ quali si fabbrica tanta paste da esportarne in tutte le parti, Calabria e in altri paesi di Musulmani e di Cristiani: che se ne spediscono moltissimi carichi di navi. Presso la Trabia è il Wadi ′as Sullah (fiume di Termini), largo e copiosissimo d′acque, nel quale si trova dalla primavera in poi il pesce chiamato ray (specie di salmone?). Nel porto poi di questo paese si prende quel gran pesce che addimandasi il tonno". Il sito di Tarbia era particolarmente ameno per la presenza delle sorgenti dette "Acqualoro", così chiamate per essere frequentate dai venditori d'acqua (acquaioli). Dal termine "Acqualoro", deriva poi il nome ufficiale delle sorgenti: "Acqua dell'Oro". Le acque sorgentizie venivano utilizzate in diverse attività proto industriali, tra cui mulini, opifici, come quelli della canna da zucchero (cannamela). Nella seconda metà del XV secolo, ricadendo il borgo nel territorio demaniale di Termini Imerese, parve conveniente ai giurati (amministratori civici) della cittadina imerese, concedere ad enfiteusi alcuni terreni allodiali al protonotaro del Regno, Leonardo Di Bartolomeo senior. Quest'ultimo acquistò poi altri terreni che assieme a quelli concessi ad enfiteusi pervennero in eredità ad Aloisa nipote del detto Leonardo Di Bartolomeo senior essendo figlia di Leonardo junior detto Narduccio. Allo scadere del XV secolo, si celebrarono a Palermo, le nozze del dottore in entrambi i diritti (diritto civile e penale) Blasco Lanza con l'attempata Aloisa Di Bartolomeo. Rimasto vedovo, il Lanza convolò in seconde nozze con Laura Tornabene da cui ebbe Cesare Lanza, 1º conte di Mussomeli. Come ci riporta padre Salvatore Lanza di Trabia nel suo "Notizie storiche sul castello e sul territorio di Trabia" (in Archivio Storico Siciliano anno III 1878 pp.309-330) "Leggesi nei registri della R. Cancelleria che a 14 novembre 1509, il re Ferdinando da Vagliadolid, eresse in feudo nobile il territorio chiamato della Tarbìa col fondaco, molini e tonnara, scuderia e trappeto, diritti, pertinenze ed acque, sotto l'obbligo di un cavallo pel regio militare servizio: in forza di tale concessione Blasco Lanza secondo quanto riporta in un suo lavoro manoscritto Giuseppe Lanza Principe di Trabia " fortificò maggiormente il castello di Trabia di baluardi all'uso moderno con quantità maggiore di artiglieria e sopra la seconda porta, passata quella del primo ponte levaticcio, pose l'arme dei Lanza… scolpite in un marmo di sei palmi di altezza, fatto più anni prima da quel celebre Gagino palermitano, per lo che rende più illustre il grandioso castello". Il 19 gennaio 1635, Don Ottavio II Lanza, ottenne dal re Filippo IV d′Asburgo (1605-1665) la concessione della licentia populandi, questo privilegio di popolare un territorio permise al borgo di Tarbìa di ampliarsi rapidamente. La primitiva parrocchia di S. Petronilla del Castello, divenne, quindi, del tutto insufficiente a contenere i fedeli, soprattutto nei giorni di festa. Per ovviare a ciò, si completò nel 1643 per volontà del suddetto principe, un nuovo edificio di culto ubicato fuori del perimetro del Castello, intitolato a Sant'Oliva che rimase parrocchia fino al 1726. La popolazione della Trabìa intanto continuava a crescersi e si sviluppava l'attività dei mulini e la fruttuosa pesca, in particolar modo la cattura del tonno. Nel 1715, a causa di un ulteriore 'incremento della popolazione del borgo, don Ignazio Lanza decise di edificare una nuova chiesa madre in sostituzione della precedente, dedicata al SS. Crocifisso che L'anno seguente fu intitolata al SS.Sacramento, patrono di Trabia. Completato l'edificio di culto la nuova parrocchia entrò in funzione a partire dal 1726 fino al 1802. L'accrescersi della popolazione, indusse ancora una volta ad innalzare nel 1802, una successiva chiesa ad aula, consacrata a S.Petronilla, già titolare della chiesetta del Castello. L'edificio sacro venne fatto costruire da Don Giuseppe II Lanza e Branciforti, e fu soggetta nel corso del XIX secolo a diversi interventi di ampliamento: l'aggiunta delle navate laterali nel 1870 e per espressa volontà di monsignore Di Matteo, nel 1885 ne fu collocato l'altare in marmo bianco a cui si aggiunsero nel 1887 le cinque cappelle laterali e il pavimento bicromo. Il prospetto odierno della chiesa presenta un grande portale, sovrastato da un rosone e con due torri per ciascun lato, di cui una, dotata di orologio, risale al 1892. Nel 2000 furono apportati altre modiche come attesta l'iscrizione apposta all'interno, sul lato sinistro della porta principale: "NELL'ANNO DEL SIGNORE DUEMILA / ANNO DEL GRANDE GIUBILEO / ESSENDO SOMMO PONTEFICE / IL PAPA GIOVANNI PAOLO II / ARCIVESCOVO DI PALERMO L'EM.MO / CARDINALE SALVATORE DE GIORGI / PARROCO DON VINCENZO PARASILITI / QUESTA CHIESA PARROCCHIALE / RESTAURATA E ARRICCHITA DI UN / NUOVO ALTARE CON LE OFFERTE / DEI FEDELI VENNE SOLENNEMENTE / DEDICATA A UN DIO UNO E TRINO CON IL / TITOLO DI SANTA PETRONILLA V.M. / IL GIORNO 31 DEL MESE DI MAGGIO".