Roberto Ragazzoni vince il premio astronomico GAL Hassin

GAL Hassin è un premio scientifico di notevole risonanza, che viene assegnato ogni anno a Isnello. Se lo contendono fior di scienziati, gratificati da questo importante riconoscimento. Nel 2009 è stato conferito a Mario Di Martino (Osservatorio Astronomico di Torino), nel 2010 a Marcello Coradini (Agenzia Spaziale Europea), nel 2011 a Margherita Hack. Al vincitore del GAL Hassin viene data anche la cittadinanza onoraria di Isnello. Pure questa volta è stato così. La commissione, composta dal sindaco Giuseppe Mogavero, da Flavio Fusi Pecci (Osservatorio Astronomico di Bologna), Mario Di Martino (Osservatorio Astronomico di Torino), Giovanni Valsecchi (Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma) e Stelio Montebugnoli (Istituto di radioastronomia di Bologna), ha deciso di assegnare nel 2012, con voto unanime, il riconoscimento a Roberto Ragazzoni, astronomo ordinario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica presso l’Osservatorio Astronomico di Padova Un vero genio della materia, con tante ricerche prestigiose al suo attivo. Il riconoscimento gli è stato tributato per i contributi originali e innovativi dati alla realizzazione di strumenti astronomici, che hanno permesso ai più grandi telescopi attualmente esistenti di migliorare notevolmente le loro prestazioni. Sul piano materiale, il premio è rappresentato da un ricamo su rete di filo d’oro, di squisita fattura artistica,  prodotto a Isnello, da esperta ricamatrice. Il motivo rappresenta un girale, un vortice, una  spirale galattica. Si tratta di un simbolo grafico antichissimo e complesso. Apparso nell’Egitto in epoca remota, raffigura poteri solari e lunari. E’ anche un vortice: la grande forza creativa. Si espande e si contrae, è la luna crescente e la luna calante, è la nascita e l’espansione ed è la morte e la contrazione. Illustra il ruotare della volta celeste, il corso del sole, i cicli delle  stagioni,  la rotazione della terra. Spirali o vortici sono associati alla tessitura del filo della vita, ecco perché la trama di filo d’oro.