OPERAZIONE ANTIMAFIA, ARRESTATE 9 PERSONE TRA BOSS E GREGARI

1. OPERAZIONE "CAMALEONTE 3"
Il 17 giugno, a Termini Imerese e Trabia, i Carabinieri del Gruppo di Monreale, a conclusione di una mirata e prolungata attività investigativa condotta dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Termini Imerese, convenzionalmente denominata "Camaleonte 3" e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia (Proc. Agg. Vittorio TERESI e Sost. Proc. Lia SAVA e Caterina MALAGOLI), hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere (associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso) nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti appartenere al mandamento mafioso di Caccamo, emesse il 13 c.m. dal Tribunale di Palermo - Sezione G.I.P. (dottor Piergiorgio MOROSINI).
L'attività investigativa, durata quasi 2 anni, ha permesso di ricostruire una serie di estorsioni commesse tra il 2004 e il 2007 nell'area termitana dalla locale consorteria mafiosa che stava cercando proprio in quel periodo nuovi equilibri, dopo lo storico pentimento di GIUFFRE';
ha permesso inoltre di infliggere un nuovo colpo a una delle principali fonti di reddito dell'organizzazione mafiosa costituita dalle estorsioni, peraltro in un'area già fortemente penalizzata dalla crisi economica, e di esortare gli imprenditori a denunciare tali vessazioni e collaborare con l'Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia (molti imprenditori hanno avuto infatti il coraggio di denunciare mentre altri sono stati indagati per favoreggiamento).

2. GENESI DELL'INDAGINE
L'indagine rappresenta la naturale prosecuzione delle operazioni "Camaleonte 1 e 2", (tutte condotte dagli stessi Reparti del Gruppo di Monreale), le quali susseguendosi dalla fine del 2004, hanno di volta in volta assestato duri colpi al mandamento mafioso di Caccamo, decapitandone i vertici.
Lo sfondo criminale su cui si innesta l′azione investigativa è riconducibile alle dichiarazioni che hanno reso alcuni collaboratori di giustizia, quali IANNOLINO Fabrizio e BALISTRERI Francesco Paolo.
Muovendo dai dati delle precedenti investigazioni, che avevano consentito un capillare e continuo monitoraggio della zona, eseguite attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e indicazioni ricavabili da soggetti già inseriti nel citato sodalizio criminale, emergevano numerose estorsioni.

3. BREVE EXCURSUS STORICO
II vuoto di potere mafioso determinato dall′ondata di arresti di capi e gregari che ha fatto seguito alle collaborazioni di GIUFFRE′ Antonino e di IUCULANO Carmela Rosalia, ha generato molta confusione sia al vertice delle diverse zone che nel sistema delle alleanze, con l'accavallarsi di soggetti che si sono proposti sulla scena, forti di più "titolati" appoggi.
E′ in questo contesto che opera e si impone, alla fine del 2004 e quasi per tutto il 2005, un soggetto inedito fino a quel momento nel panorama mafioso termitano, IANNOLINO Fabrizio, titolare del bar Stancampiano sito in Palermo vicino alla stazione centrale, dimorante a Palermo ma di origine termitana. IANNOLINO riceve l′incarico di riorganizzare l′attività estorsiva di Cosa Nostra sul territorio di Termini lmerese e Trabia direttamente da Benedetto GRAVIANO, persona notoriamente inserita in Cosa Nostra essendo a capo della famiglia mafiosa di Brancaccio insieme ai fratelli Filippo e Giuseppe.
IANNOLINO è legato da salda amicizia al GRAVIANO Benedetto dal quale riceve un mandato aperto per operare sul territorio di Termini e Trabia, ove in quel periodo si registrava un vuoto di potere e bisognava riorganizzare le attività tipicamente criminali di "Cosa Nostra", praticamente il settore delle estorsioni.
Il GRAVIANO informa IANNOLINO Fabrizio che in quel momento, siamo verso la fine del 2004, a Termini Imerese è presente un personaggio legato a Cosa Nostra BALSAMO Santi, già condannato in via definitiva per l'art.416 bis c.p., mentre a Trabia opera un gruppo di soggetti capeggiati da LA BARBERA Salvatore, imprenditore legato a "Cosa Nostra" anche egli già condannato per 416 bis c.p.
Benedetto GRAVIANO incarica IANNOLINO Fabrizio di mettere ordine nei territori di Termini Imerese e Trabia. In altri termini, gli ordina di scalzare BALSAMO Santi dal vertice della famiglia mafiosa di Termini Imerese, in quanto lo stesso è un soggetto ormai anziano, malato, che non gode più di una forte autorità sul territorio. Gli ordina, inoltre, di piegare, anche con la forza se necessario, LA BARBERA Salvatore e i suoi uomini, che operano sul territorio di Trabia, e dei quali il GRAVIANO non è particolarmente entusiasta.
IANNOLINO esegue puntualmente le direttive del GRAVIANO: infatti, contatterà più volte BALSAMO Santi per indurlo a ritirarsi dalla scena, cosa che il predetto non accetterà di buon grado e ciò porterà alla commissione di diversi atti intimidatori ai suoi danni, mentre riuscirà a piegare al suo volere, non senza problemi, LA BARBERA Salvatore e i suoi uomini. Dal mese di novembre 2004, quindi, IANNOLINO inizia la sua attività criminale riorganizzando il settore delle estorsioni.
In questa sua attività si avvale di due soggetti palermitani fidati, RICCIO Alfonso e BALISTRERI Francesco Paolo, forma un gruppo di persone da utilizzare sul territorio di Termini Imerese, tra cui figurano gli odierni indagati RICCIO Alfonso, SERIO Cosimo, MONASTERO Leonardo, PIAZZA Paolotto, SCARCIPINO PATTARELLO Agostino, mentre utilizza, piegando al proprio comando, il gruppo di persone facente capo a LA BARBERA Salvatore già attivo a Trabia.
Le indagini hanno permesso di accertare come nel territorio di Termini Imerese e Trabia I′organizzazione criminale "Cosa Nostra" ha riaffermato il proprio potere attraverso la sua attività tipica e usuale, quella estorsiva, posta in essere da un gruppo di soggetti, individuati negli odierni indagati, alcuni dei quali provenienti da Palermo, altri appartenenti al territorio di Termini e Trabia, organizzati e diretti da Fabrizio IANNOLINO.

4. L'ODIERNA OPERAZIONE
Le precedenti indagini culminate anche in arresti in flagranza di reati di danneggiamento ed altro, hanno permesso però l′accertamento solo di alcune estorsioni commesse, mentre per diverse e molteplici attività estorsive, pur essendoci in molte conversazioni intercettate indizi a carico degli odierni indagati, non si raggiungevano riscontri tali da poterle contestare anche per l'omertà che caratterizzava il comportamento degli imprenditori taglieggiati i quali, per paura o semplicemente per quieto vivere, evitavano accuratamente di denunciare.
In seguito, però, questo materiale probatorio concernente diversi delitti estorsivi veniva arricchito sia dall′apporto delle dichiarazioni di BALISTRERI Francesco Paolo che di IANNOLINO Fabrizio.
II primo era un uomo fidato di lANNOLINO dal quale riceveva direttive in merito all'attività estorsiva da compiere sui territori di Termini e Trabia, che decideva di collaborare con la giustizia nell′aprile del 2009.
Un mese dopo, anche IANNOLINO ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo tutti i chiarimenti e le precisazioni in merito al suo percorso criminale e alle attività criminali commesse, su suo ordine, da tutti gli indagati di questo procedimento.
Di conseguenza, è stata ottenuta la riapertura delle indagini in merito a diverse estorsioni già investigate nel procedimento 2470/05 e di individuarne delle nuove.
Infine, va evidenziato che quando IANNOLINO compare sulla scena criminale di TERMINI Imerese e si scontra col BALSAMO Santi, si scontrerà anche con tale MARSALA Nicola, detto "o mulunaro", uomo di fiducia del BALSAMO, che su mandato di questi, appunto, imponeva fino a quel momento il pizzo a diversi imprenditori che operavano sul territorio di Termini Imerese, prima dell′entrata in scena del gruppo di Fabrizio IANNOLINO.
Il MARSALA, già condannato per estorsione nel procedimento n.16643/06, deve oggi rispondere anche di associazione mafiosa.

5. REATI CONTESTATI
Con l'odierna operazione sono contestate molteplici estorsioni aggravate dal metodo mafioso mentre MARSALA Nicola risponde anche di 416 bis.

Estorsioni
a. Termini Imerese e Palermo: tra la fine del 2004 e inizi del 2005 estorsione in danno di RINAUDO Benedetto amministratore ditta "TRINACRIA DI BELMONTE SOCIETA COOPERATIVA" con sede i Belmonte Mezzagno (PA);
b. Trabia: dicembre 2004 estorsione nei confronti della ditta individuale TRIPOLI Francesco con sede in Bagheria (PA);
c. Trabia: gennaio 2005 fino al giugno 2005 estorsione nei confronti della ditta individuale TRIPOLI Francesco con sede in Bagheria (PA);
d. Termini Imerese e Trabia: dal gennaio 2005 fino a giugno 2005 estorsione nei confronti di BUTTITTA Francesco titolare della "CAVA GIARDINELLO DI BUTTITTA FRANCESCO S.N.-C" con sede in Trabia;
e. Termini Imerese e Palermo: dal gennaio 2005 fini ad aprile 2005 estorsione nei confronti di CACICIA Giuseppe e NASO Paolo gestori del circolo privato "Interios" con sede in Caccamo;
f. Termini Imerese e Palermo: tra la fine del 2004 e primi mesi del 2005, estorsione nei confronti di MARINO Calogero, presidente della "MARE SUD PICCOLA SOCIETA' COOPERATIVA ARL" con sede in Trabia;
g. Termini Imerese: il 19.01.2005 tentativo di estorsione nei confronti di MORMINO Vito titolare della ditta "TECNOCOM SRL";
h. Termini Imerese e Palermo: tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005 estorsione nei confronti di SPARACIO Vincenzo, titolare della ditta individuale di soccorso stradale con sede in Termini Imerese;
i. Termini Imerese e Palermo: tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005 estorsione nei confronti di SCIMECA Salvatore titolare della ditta Centro Market calzature con sede in Termini Imerese;
j. Termini Imerese e Palermo: dalla fine del 2004 e per tutto l'anno 2005 estorsione nei confronti di RUBINO Gaetano titolare della ditta "VETRO SUD S.A.S. con sede in Termini Imerese;
k. Termini Imerese: tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005 estorsione nei confronti di CHINNICI Rosario, titolare della ditta "CHINNICI S.R.L." con sede in Termini Imerese;
l. Termini Imerese e Palermo: tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005 estorsione nei confronti di MACRO Igino direttore tecnico dell'impresa "ING. ERCOLANI COSTRUZIONE OPERE PUBBLICHE S.R.L." con in corso lavori edile per la costruzione di una chiesa evangelica in Termini Imerese;
m. Termini Imerese e Palermo: nell'anno 2005 estorsione nei confronti di SCELSA Giovanni titolare della ditta "EDIL SUD COSTRUZIONI S.R.L." con sede in Termini Imerese;
n. Termini Imerese: dal mese di novembre 2004 al mese di gennaio 2005 tentativo di estorsione mediante consegna di una busta contenente due cartucce per pistola cal. 7,65 nei confronti di SACCO Salvatore titolare della ditta JATOTRANS S.R.L. con sede a Termini Imerese;
o. Trabia: dall'anno 2005 fino al 2007 estorsione nei confronti di VIRGA Domenico titolare della "CAVA GIARDINELLO S.N.C." con sede legale in Bagheria, con in corso lavori in Termini Imerese.

ELENCO ARRESTATI (nella foto da sinistra a destra, a partire dall′alto)

SERIO Cosimo, nato a Temini Imerese il 18.12.1965, ivi residente in via Cortile Arno, in atto detenuto;
TERESI Antonino, nato a Sciara il 29.10.1962, residente a Trabia in via Bellini, in atto detenuto;
LA BARBERA Salvatore nato a Trabia il 01.01.1954, ivi residente C.da Banco di Sicilia di fatto domiciliato in Trabia zona Piani 3 s.n.c.
MARSALA Nicola, nato a Palermo il 19.06.1957, residente a Sciara in via Lo Presti;
MONASTERO Leonardo, nato a Termini Imerese il 01.04.1971, ivi residente in via Cesare Terranova, in atto detenuto;
PIAZZA PALOTTO Paolo, nato a Termini Imerese il 25.10.1971, ivi residente in via Scattozzo, in atto detenuto;
RICCIO Alfonso, nato a Palermo il 04.08.1960, ivi residente in via Croce Benedetto, in atto detenuto;
RIZZO Angelo Giuseppe nato a Ventimiglia di Sicilia il 31.06.1965 residente in Trabia piazza Fuoriporta, di fatto domiciliato in Trabia via ventimiglia s.n.c.;
SCARCIPINO PATTARELLO Agostino, nato a Termini Imerese il 17.11.1966, ivi residente in C.da Inpalastro s.n.c. in atto detenuto.