TARGA FLORIO 2009: Storia ed appuntamenti della 93esima edizione
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Son passati 50 anni dalla morte di Don Vincenzo Florio, e Venerdì 8 Maggio, alle 21,01, immersa nella
meravigliosa cornice offerta dalla piazza principe palermitana, Piazza Politeama, prenderà il via la 93esima
edizione della Targa Florio: la corsa più antica del mondo.
LA TARGA Le origini di questo meraviglioso evento risalgono al 6 Maggio 1906, quando cominciarono a prendere
vita le curve del "Grande Circuito delle Madonie" . Dire Madonie significa dire tanto: l′uomo a contatto con la
natura, la natura al servizio dell′uomo. Saliscendi unici, odori primaverili siciliani ineguagliabili. Ecco
cosa significava dire Targa Florio. Da Cerda a Cerda, passando per Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana,
Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collegano e Campofelice, per chiudere il cerchio di 148Km, a
detta dei piloti più duro della Mille Miglia.
Nei paesi il passaggio delle auto da corsa era sinonimo di festa. Le strade erano un trionfo di bandiere, cesti
di limoni e di aranci, perché abbellire il proprio quartiere era una gara nella gara. I nobili per l′occasione
commissionavano vestiti, e ricoprivano il paese di stemmi nobiliari.
Dal 1912 al 1914 dire Targa significava dire Giro di Sicilia. Millecinquanta chilometri per compiere un giro
quasi completo dell′isola, più di sedici ore per coprirli tutti. Altre 3 edizioni del Giro di Sicilia verranno
corse dal 1948 al 1950.
Dopo la Grande Guerra, la Targa riprende nel 1919, ancora nelle Madonie, da un circuito ricavato da quello
iniziale, avente lunghezza pari a 108Km. Fino al 1930 nessun cambiamento, se non quelli tecnologici. La Targa,
infatti, era rappresentava una vetrina d′eccezione molto considerata nel panorama internazionale. Le strade
siciliane hanno visto rottami di ferro diventare macchine, macchine diventare auto da corsa ed auto da corsa
diventare bolidi.
Dopo un ritorno sul "Grande Circuito delle Madonie" nel 1931, dal 1932 la Targa si limitò a correre in una
porzione di 72Km ricavata dal tracciato originale. Dal 1937 al 1940 il "Circuito della Favorita" a Palermo ha
ospitato la gara principe dell′Isola, la quale tornò a correre, nel 1951, nel "Piccolo Circuito delle Madonie"
fino al 1977, data in cui fu disputata l′ultima Targa valevole per il Campionato Italiano. Dal 1955 al 1973 la
Targa valeva come gara per il campionato mondiale marche, mentre dal 1978 ad oggi la Targa vale come prova del
Campionato Italiano Rally.
GRANDI NOMI La Targa Florio è sempre stata una corsa ambita ed un banco di prova sia per i piloti che per le
marche. Case come Bugatti, Ferrari, Alfa Romeo, Lancia, Porche, Maserati, Mercedes, Fiat e Pegout hanno testato
prima il Fix (olio bituminoso), poi l′asfalto, le curve e le frenate delle Madonie. Bugatti, a detta sua,
avrebbe comunque provato le sue auto in Sicilia viste le notevoli indicazioni che venivano offerti dell′evento
isolano. Tra i piloti basta citare nomi come Ascari, Fangio, Varzi, Bandini, Enzo Ferrari, Graham Hill, Moss,
Collins, Ickx, Phil Hill, De Adamich, Lancia, Taruffi e l′incommensurabile Tazio Nuvolari.
Ma il pilota più amato dal pubblico è stato Nino Vaccarella, palermitano di nascita e vincitore di tre Targhe
(1965,1971,1975). Vaccarella, inoltre, vinse la 24 ore di Le Mans, la 12 ore di Sebring e la 1000Km del
Nurburgring, ma il successo della Targa era ineguagliabile.
APPUNTAMENTI Ai nostri giorni la Targa assume un fascino più storico che utile. Vale per il campionato italiano
di rally, ma quel prestigio internazionale si è perso, perché vincere nelle Madonie era sinonimo di talento.
L′evento in se per sé si correrà Sabato 9 Maggio, con la partenza fissata alle ore 7.00 del mattino dal porto
di Termini Imprese (nel Palermitano) e l′arrivo previsto per le ore 20.00 sempre nello stesso paese. Nel corso
della gara sono previste 9 Prove Speciali, tre da ripetersi tre volte: "Targa" (17,30 km), "Lascari" (13,09
km) e "Santa Lucia" (18,26 km), mentre lo "shake down", ovvero il test con le vetture da gara, si disputerà
Venerdì 8 nei pressi di Trabia dalle 10.00 alle 17.30.
In questa edizione Paolo Andreucci (con Pegout) proverà a conquistare la sesta Targa della sua carriera.
Questa novantatreesima edizione è quindi un′ appuntamento da non mancare, perché dietro il nome Targa Florio
c′è il cinquantenario della morte di Don Vincenzo, il cuore di una regione, e quello della gente che tra le
strade urla, scalcia e gesticola nella giornata in cui l′automobilismo siciliano dice ancora la sua.
Valerio Lo Muzzo
Fonte: [www.latargaflorio.it]