PALERMO: LITE PER FUTILI MOTIVI STAVA PER SFOCIARE IN TRAGEDIA
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Si sono consumati momenti di pura follia ieri in via Eugenio Leotta dove solo il tempestivo intervento dei
Carabinieri della Stazione Palermo Falde ha evitato che un pluripregiudicato trentenne palermitano trasformasse
una lite per futili motivi con un amico in una vera e propria tragedia.
Il tutto è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 19 quando i militari nel corso di un servizio di pattuglia
avevano fermato per un controllo una VW Passat con due persone a bordo, fuggita dopo aver tamponato lievemente
un′altra autovettura.
Nel corso della verifica i militari riscontravano la mancata copertura assicurativa della vettura, contestando
al conducente L.V. , pregiudicato di 38 anni, la contravvenzione ponendo contestualmente il veicolo sotto
sequestro. Il passeggero di detta vettura, tale LO PINTO ANTONINO, pluripregiudicato palermitano di 30 anni,
divenuto sempre più intemperante, nonostante le palesi violazioni delle norme del Codice della Strada che
venivano contestate, iniziava perciò ad inveire contro gli operanti in modo sempre più minaccioso e aggressivo,
inducendo il proprio compagno di viaggio a rimproverarlo per il comportamento riprovevole e addirittura a
frapporsi tra lo stesso e i militari per evitare degenerazioni. Il LO PINTO adiratosi quindi anche con l′amico
che aveva preso le parti dei carabinieri, iniziava a minacciarlo e spintonarlo costringendo L.V. a reagire,
schiaffeggiandolo pubblicamente.
A quel punto i militari intervenuti per evitare la degenerazione dell′alterco venivano a loro volta colpiti dal
LO PINTO, ormai fuori di sè per l′affronto subito dall′amico dinanzi a tutti.
Il pregiudicato a quel punto, in preda ad un′ira furibonda, fuggiva all′interno della propria abitazione, poco
distante, scendendo dopo pochi minuti di nuovo in strada brandeggiando minacciosamente un′accetta, scagliandosi
contro l′amico inveendo e minacciando a gran voce di ucciderlo. A quel punto i carabinieri con un deciso e
risolutivo intervento bloccavano di forza LO PINTO immobilizzandolo e ammanettandolo, operazione non certo
facile vista la violenta reazione del facinoroso che tentava di divincolarsi a suon di calci e pugni.
L′uomo pertanto veniva arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale nonchè porto illegale di
strumenti atti ad offendere e dopo aver trascorso una notte in camera di sicurezza è stato tradotto presso il
locale Tribunale dove nella mattinata odierna è stato sottoposto giudizio con rito direttissimo in esito al
quale veniva sottoposto alla misura dell′obbligo di firma.