ACQUA GERACI, Guerra dell'acqua quasi alla fine?
- Geraci Siculo,
- Attualità,
- Redazione

Era il 16 luglio 1992 quando la societa’ che imbottiglia l’acqua Geraci presento’ alla Regione Sicilia la richiesta per la concessione di nuove sorgenti scoperte con una propria ricerca. Dopo 19 anni e’ arrivato il parere favorevole del Distretto minerario. Ma manca ancora l’ultimo atto: un decreto dell’assessore regionale all’Energia. Potrebbe essere la conclusione di un travagliato iter burocratico nel quale, accusa l’azienda, avrebbe messo il naso la politica. Proprio per evitare un’altra lunga attesa l’amministratore delegato di Acqua Geraci, Giuseppe Spallina, ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’assessore Giosue’ Marino. ”Dopo quasi 20 anni – dice Spallina – siamo a un passo dalla conclusione dell’iter che e’ il presupposto di uno sviluppo dell’azienda e di nuove opportunita’ di lavoro. Non vorremmo che la burocrazia riproponesse l’ennesimo cavillo”. Il caso ha alimentato negli ultimi tempi uno scontro durissimo. In un libro bianco (”Il diavolo e l’acqua santa”) Spallina ha ricostruito la storia della sua azienda ma ha anche enumerato i presunti soprusi della politica, soprattutto quella locale, che avrebbero frenato la crescita della societa’. C’e' stato poi un seguito di repliche e uno scambio di denunce. Di recente Spallina ha chiesto al sindaco di Geraci Siculo, Bartolo Vienna, esponente del Pid un risarcimento danni di 120 mila euro.
Lo scontro si e’ improvvisamente infiammato quando il sindaco e il gruppo ‘Patto per Geraci’ che lo sostiene hanno proposto un’idea di ”terme diffuse” e auspicato la nascita di altre iniziative imprenditoriali. Di li’ a poco si e’ fatto avanti Antonio Mangia, proprietario di Aeroviaggi e uno dei principali tour operator siciliani, che ha lanciato la costituzione di una societa’ termale con un azionariato popolare. Il sindaco si e’ subito dichiarato pronto a sostenere il progetto, Acqua Geraci ha colto nell’iniziativa un’altra azione di ”boicottaggio” ai suoi danni.
Ora e’ arrivato l’ok della Regione per l’uso di sorgenti che il Comune vorrebbe destinare a un’altra attivita’. Tutto questo accade a quasi 20 anni dall’avvio di una pratica che, mancando l’ultimo bollo, non puo’ dirsi ancora conclusa.
(GERACINEWS)