TRASCORSI CINQUE ANNI DALLA DIPARTITA DI MONS. GIUSEPPE CASTIGLIA
- Petralia Sottana,
- Speciali,
- Alessandro Macaluso

Il 2 gennaio di cinque anni fa, assistito dall’affetto dei suoi familiari, raggiungeva serenamente la Casa del Padre Mons. Giuseppe Castiglia, per oltre mezzo secolo Arciprete di Petralia Sottana. Ad Aliminusa, l’11 novembre del 1912, Giuseppina Tripi metteva al mondo un bambino che consacrava a San Giuseppe chiamandolo Leonardo Giuseppe Castiglia.
Sebbene le condizioni di salute, fin dalla tenera età, fossero dubbie, il piccolo Giuseppe supera, grazie all’amorevole cura dei suoi genitori, difficoltà e malattie.
Giuseppe Castiglia perde il padre sin dalla giovane età e così si avvicina al carissimo zio, l’Arciprete Tripi di Aliminusa, che lo segue spiritualmente. Terminati gli studi delle elementari, manifesta subito il desiderio di diventare sacerdote e si trasferisce così al seminario di Cefalù e il 21 luglio del 1935 viene ordinato Sacerdote. Dopo la morte di Don Calogero Torre, a Petralia Sottana viene bandito un concorso per l’Arcipretura. Vi partecipa, oltre a Don Giuseppe Castiglia, anche Don Calogero Farinella, altro illustre sacerdote di Petralia Sottana. entrambi superano brillantemente il concorso, ma il Vescovo di allora nomina pastore della comunità di Petralia Sottana, Don Giuseppe Castiglia di Aliminusa. Il solenne ingresso a Petralia Sottana, accolto dalle autorità civili, militari e religiose avvenne il 19 luglio del 1942. In corteo, con le confraternite e le congregazioni di Petralia Sottana, il nuovo Arciprete viene accompagnato verso la Basilica Chiesa Madre dedicata a Maria SS.ma Assunta. Don Giuseppe Castiglia, che presto diverrà per i suoi parrocchiani “Patri arcipreti”, subisce presto il fascino della Chiesa che il Signore gli ha affidato e, sotto la giuda del viceparroco pro-tempore Don Giovanni Neglia, fa propri gli usi, i costumi e le tradizioni della gente di Petralia, con cui non è mancato qualche screzio, oggi raccontati ai posteri come curiosi aneddoti di un tempo.
Legato alla Madonna e affascinato dalla devozione dei petralesi a “Bedda Matri”, Maria SS.ma dell’Alto, nel 1948, Padre Castiglia esprime la volontà di portare in paese, per la prima volta nella storia, la Sacra effigie marmorea. Un desiderio che, dopo il benestare di S. Ecc. Vescovo Mons. Cagnoni, si tramuta in realtà con la statua di Maria SS.ma dell’Alto che, lasciato il santuario di Mont’Alto, nella primavera del 1948 incontra i suoi figli devoti.
Il perno su cui si articolava la lunga Arcipretura del Castiglia fu la devozione alla Madonna e al Santissimo Sacramento, non a caso Petralia Sottana è chiamata: “Terra di Maria e città del SS.mo Sacramento”. Sulla base di tali valori, Don Giuseppe Castiglia, dal 18 al 28 settembre del 1958, volle celebrare il 300° anniversario della Cappella del SS.mo Sacramento ubicata in fondo alla navata laterale a sinistra dell’Abside e ricca di marni policromi, con un pregevole quadro di scuola siciliana di San Gandolfo e il ritratto del B.ne Committente, lì sepolto. Le celebrazioni le volle condividere anche con S. Ecc. Mons. Emiliano Cagnoni che in quel periodo festeggiava il 50° anniversario di sacerdozio.
Foto d'epoca. Il clero in processione a Petralia Sottana il giorno di Pasqua per "U Ncuontru"; da sinistra Sac. Don Michele Matassa, Arciprete Mons. Giuseppe Castiglia e Sac. Don Calogero Farinella.
Negli anni cresce tantissimo il ruolo e l’influenza della Parrocchia di Petralia Sottana divenendo punto di riferimento carismatico per le comunità parrocchiali e i sacerdoti del comprensorio delle Alte Madonie. Erano gli anni Settanta quando il Vescovo di Cefalù, Mons Salvatore Cassisa, gli conferisce il titolo di Monsignore. In quegli anni, era il 1971, Mons Giuseppe Castiglia desidera festeggiare i 500 anni dell’immagine di Maria SS.ma di Mont’Alto, facendo ritornare la Sacra Effigie per la seconda volta tra i suoi devoti. Una devozione che, sotto l’arcipretura di Mons. Castiglia. si rinnoverà ancora nel 1987, in occasione dell’anno Mariano.
Negli anni Novanta, precisamente del 1992, ancora Arciprete di Petralia Sottana, cittadina da cui non volle allontanarsi, Mons. Giuseppe Castiglia festeggia il 50° anniversario di sacerdozio, circondato dall’affetto e stima dei suoi parrocchiani, ma appena due anni dopo, il 1994, sceglie di dimettersi da parroco e, ormai anziano, si ritira definitivamente lasciando la guida della parrocchia al nuovo parroco designato, Don Stefano Neglia.
Negli anni del sacrosanto riposo, tanti amici e parrocchiani vicini si recavano nella sua dimora, in via Abate Pucci, per portargli un saluto o prender parte alle liturgie eucaristiche che celebrava nella propria dimora, fino all’ultima Messa, concelebrata il 2 gennaio del 2007, insieme all’amico Arciprete di Petralia Soprana, don Calogero La Placa. Quella stessa sera alle 21.58, dopo una serena agonia, Mons. Giuseppe Castiglia spirò pregando fino al trapasso “Gesù Giuseppe e Maria, vi dona il cuore e l’anima mia”. Dopo la solenne liturgia nella Basilica di Petralia Sottana, il 5 gennaio com’era suo desiderio Giuseppe Leonardo Castiglia viene condotto ad Aliminusa, suo paese natio per essere tumulato nella tomba di famiglia.
Ancora oggi, tanti cittadini di Petralia Sottana, soprattutto gli anziani, ricordano con commozione la signorilità e l'alto livello di preparazione ecclesiastica del Sacerdote, Parroco, Arciprete e Monsignore Giuseppe Castiglia.
Il 2012 ricorre anche il centesimo anniversario della sua nascita e tutta la parrocchia petralese, sotto la guida spirituale di Don Santino Scileppi, si prepara a ricordare il parroco che per oltre mezzo secolo ha contribuito a scrivere indelebili pagine di storia della comunità parrocchiale che gli è stata affidata, dopo il superamento di un concorso.