SETTIMANA DI PREVENZIONE NELL’USO DEL CASCO ALLA GUIDA DI MOTOVEICOLI
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Nella passata settimana, fino ad oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno attuato servizi straordinari per prevenire e reprimere le condotte di motociclisti che, in violazione al Codice della Strada, conducono i mezzi senza casco.
Il piano straordinario disposto dal Col. Teo Luzi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, ha visto impiegati il Nucleo Radiomobile di Palermo e le Stazioni della Provincia.
I servizi, posti in essere, hanno visto l′impiego di numerosissime "gazzelle" e di motociclisti, che hanno pattugliato le strade della città e della provincia, giorno e notte, effettuando specifici controlli finalizzati a garantire la sicurezza sulle strade ed in particolare per sensibilizzare i cittadini ad utilizzare il casco protettivo.
E′ accertato, che il corretto uso del casco ha salvato tante giovani vite ed è per questa ragione che dal 1986 è entrata in vigore la Legge, meglio conosciuta come "Legge Casco", che impone l′obbligo di indossarlo a tutti coloro che viaggiano a bordo di ciclomotori o motocicli di maggior cilindrata.
Troppo spesso, infatti, esiste la convinzione che serva solo alle alte velocità, in realtà il suo compito lo svolge al meglio nei centri abitati quando la velocità è meno elevata.
Purtroppo, nonostante le varie campagne di sensibilizzazione, numerosissime sono le trasgressione e le giustificazione addotte ad esempio i giovani senza casco si giustificano che hanno dimenticato il casco a casa, che non lo indossano per non rovinarsi la capigliatura o perché sentono caldo.
Durante la passata settimana i Carabinieri su tutta la Provincia, hanno elevate nr. 568 contravvenzioni ai sensi dell′art. 171 comma 1° e 2° del C.d.S. (mancato uso del casco) che prevede il fermo amministrativo dei motocicli/ciclomotori per la durata di 60 giorni e la sanzione amministrativa di 74 euro per altrettanti mezzi;
L′attività di prevenzione e repressione nello specifico settore continuerà anche nei prossimi week-end, nei pressi di luoghi di ritrovo di giovani, scuole, pub e pubbliche piazze, i servizi in particolare saranno rafforzati per tutta la stagione estiva presso le mete balneari, dove si sono registrati i più considerevoli casi di violazioni al codice della strada da parte di centauri, per la maggior parte giovani.
Nel corso dei controlli i militari dell′Arma, hanno collezionato episodi curiosi, qui di seguito si riportano alcuni commenti registrati dai soggetti contravventori dal contenuto comico:
• un tizio ha affermato che l′utilizzo del casco non è obbligatorio in Italia;
• un altro soggetto ha aggiunto, sulla falsariga del precedente, che il casco non è obbligatorio in Sicilia, perché Regione a statuto speciale;
• molti genitori, intervenuti successivamente sul posto ove si procedeva alla contestazione della mancanza, anche di fronte alla contravvenzione a carico dei figli, hanno ringraziato i militari, chiedendo esplicitamente una intensificazione di servizi sin qui eseguiti;
• nei servizi sono stati re-incontrati molti dei giovani con i quali era stato istaurato un contatto in occasione degli incontri presso le scuole per la cultura della legalità: questi ragazzi, tutti in regola con il casco, hanno avvicinato i Carabinieri, salutandoli con simpatia, fornendo una dimostrazione in positivo del buon esito delle attività di concerto eseguite con le scolaresche della provincia;
• molti altri genitori presenti all′atto del fermo amministrativo del mezzo, concordavano pienamente con i militari, quale unico deterrente per la sicurezza dei propri figli, che, imprudentemente omettono di indossare il casco, anche grazie ai continui consigli.
L′uso scorretto del casco, corrisponde anche per i seguenti casi accertati:
• indossare il casco senza essere allacciato perfettamente e in sicurezza;
• trasportare il casco sotto il sellino;
• non meno, il casco portato al braccio o tenuto fra i piedi.
I servizi sopra indicati già in passato hanno fatto registrare un alto numero di trasgressori, infatti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, per quanto riguarda l′uso del casco protettivo, nel 2008 hanno accertato, tra i più giovani e meno giovani, nr. 5.567 violazioni mentre nel primo quadrimestre del 2009 nr. 1.665 altrettanti sono stati i veicoli sottoposti a fermo amministrativo tra ciclomotori e motocicli.
Si rammenta, inoltre, che è vigente una direttiva della Commissione Europea che nel periodo 2003-2010 prevede la loro riduzione del 50% del tasso di mortalità per incidenti stradali. La presente iniziativa, unitamente a quella concernente la repressione di guida in stato di ebbrezza e di alta velocità, si inquadra in tale esigenza.