Ecomaratona: Intervista al 4° classificato Ivan Zufferling

Si ripete, come ormai consuetudine, il successo della Ecomaratona delle Madonie, l′affascinante gara podistica che per 42 km percorre il cuore del Parco delle Madonie. Partenza da Polizzi Generosa e ritorno nella medesima, bellissima, cittadina dopo aver conquistato nell′ordine la vetta di Monte Cervi, il massiccio della Quacella, Monte San Salvatore e Madonna dell′Alto, per un dislivello complessivo di circa 2050 metri. All′arrivo, sotto il sole di mezzogiorno, giungono i primi podisti, sospinti da una folla festante. Giuseppe Velletti della Road Runner di Gela è il primo a tagliare il traguardo, tallonato da Marco Zarantonello. Terzo Giuseppe Cutaia mentre sfiora il podio, piazzandosi al quarto posto, il friulano Ivan Zufferling, reduce da una delle manifestazioni podistiche più estreme ed impegnative al mondo, la 200 km di Akakus, nel deserto Libico.  
Ivan, sei reduce da una delle manifestazioni podistiche più estreme al mondo, raccontaci la tua esperienza
Alla fine di febbraio ho partecipato al Libian challeng Akakus, una maratona di 200 km nel deserto. Una gara estrema perché si svolge in completa autosufficienza, il corridore infatti deve portare con se il cibo e il kit sanitario mentre l′organizzazione fornisce solo l′acqua. E′ stata una esperienza che mi ha messo a dura prova nella quale ho sperimentato il limite della mia resistenza fisica.
Dopo una simile esperienza cosa ti ha spinto a raggiungere la Sicilia per partecipare alla Ecomaratona delle Madonie?
Io vivo per correre, è la mia più grande passione! Quest′anno ho deciso di fare tutti i circuiti della Ecomaratona perché si tratta di una manifestazione ormai consolidata e prestigiosa che permette di gareggiare nei percorsi più suggestivi d′Italia.
Com′è andata fino ad ora?
La prima tappa è stata l′ecomaratona dei Marsi che si è svolta a Collelongo, in Abbruzzo. Mi sono classificato 7°, in questa seconda tappa ho migliorato il piazzamento, quindi sono molto soddisfatto, spero di piazzarmi nelle primissime posizioni.
Il tuo giudizio sulla Ecomaratona delle Madonie?
Sono letteralmente entusiasta! Questa ecomaratona mi ha davvero sorpreso sotto tutti i punti di vista: Percorso, logistica, organizzazione, pulizia, accoglienza, è stato tutto davvero impeccabile.
Dal punto di vista tecnico il percorso è tosto, 42 km con circa 2000 metri di dislivello, mette davvero a dura prova anche i podisti più preparati. Ma tutto è reso più facile dalla perfetta organizzazione: ogni 4 km i punti di ristoro e una capillare presenza di presidi di soccorso, davvero impressionante! Poi, ciò che mi ha davvero emozionato, è la straordinaria bellezza e pulizia dei sentieri. Ho trovato un bosco in condizioni eccellenti, segno di una cultura della montagna che dalle vostre parti sembra ormai giunta a maturità. Sono nato e cresciuto ai piedi delle Alpi friulane, secondo me il Parco delle Madonie, non ha nulla da invidiare  al patrimonio ambientali dell′arco alpino. Mi pare che qui ci sia un perfetto ambiente per sviluppare quelle attività sportive che aiutano a promuovere e far apprezzare un territorio di straordinaria bellezza come le Madonie. Qui ho scoperto un′altra Sicilia, bellissima e lontana anni luce quegli stereotipi grigi che oscurano l′immagine di questa terra.