Giro di vite dei carabinieri sul mondo della prostituzione a Palermo. Proseguono i servizi finalizzati ad arginare il fenomeno, che qualche mese fa aveva generato, numerose segnalazioni da parte cittadini indignati per la presenza delle lucciole sulle principali strade del centro cittadino. È così che oltre 100 Carabinieri sono intervenuti, a più riprese, durante gli ultimi giorni sia presso il parco della favorita sia nel centro storico.

La scena si è ripetuta identica in tutti i controlli: l′apparizione dei lampeggianti dei Carabinieri da il via al "fuggi fuggi" generale. I clienti partono sgommando e qualche ragazza tenta di scappare per sfuggire alle domande di rito.

In tutto ne sono state individuate una trentina, intende all′adescamento sulle strade cittadine. Per 2 straniere, nigeriane è scattato l′arresto, secondo le regole della legge bossi fini sull′immigrazione, poiché  nonostante un precedente decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Palermo in quanto clandestine, sono rimaste in Italia. Per 22 cittadine provenienti dalla Nigeria, dal Togo, dal Bangladesh, dall′Uganda e dall′India, invece, a seguito dei controlli è stata avviata la  procedura di espulsione. Sono state accompagnate presso l′ufficio stranieri della questura e al termine degli accertamenti condotte presso il centro d′identificazione di Roma per il successivo rimpatrio.

L′attività dei Carabinieri non si è fermata alla retata, ma ha interessato anche la catena dello sfruttamento che interessa le donne di strada.

Difatti, le attività investigative ancora in corso, sono finalizzate ad individuare eventuali personaggi che ruotano intorno alle prostitute garantendo loro case e protezione, lucrando sui ricavi. In questo caso i Carabinieri applicheranno la nuova normativa introdotta dal pacchetto sicurezza entrato in vigore lo scorso maggio. La legge punisce con la reclusione chi cede a titolo oneroso un appartamento ad un cittadino straniero irregolare e prevede la confisca dell′immobile.

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