Che fine ha fatto il diritto alla salute?

Il sette giugno scorso il laboratorio d′analisi dell′AUSL6 di Petralia Sottana è stato chiuso alle utenze esterne a causa della carenza di organico, creando non pochi disagi ai cittadini madoniti e soprattutto agli anziani, andando a tutto vantaggio ovviamente dei laboratori privati.
I problemi dell′azienda ospedaliera Madonna dell′Alto non sono nuovi, è ormai un copione che si ripete anno dopo anno, una volta per un reparto, una volta per la mancanza di specialisti, una volta per la mancanza di infermieri e via dicendo. Una cosa è certa: in questo modo non viene assicurato nemmeno un minimo diritto alla salute; e dire che in campagna elettorale i politici non fanno altro che riempirsi la bocca di paroloni, di garanzie, di promesse ahimè raramente mantenute. La più recente è quella del manager della stessa AUSL 6, il Dottore Iacolino, oggi europarlamentare, che aveva garantito ai sindaci madoniti, durante gli ultimi comizi elettorali, la totale copertura dell′organico in ogni divisione ospedaliera; il risultato? Oggi, oltre al laboratorio d′analisi, rischia di chiudere per lo stesso motivo anche il reparto di ortopedia inaugurato, oltretutto, circa un anno e mezzo fa.
Ai cittadini e ai sindaci madoniti non resta altro che far sentire la propria voce per far valere i propri diritti innanzitutto proprio quello alla salute, troppo importante e necessario per potervi rinunciare.

Non si può pensare anche solo per un istante di lasciare il territorio madonita senza un vero ospedale che garantisca almeno i minimi servizi: basti riflettere su quanto basilari possano essere pochi secondi, pochi minuti per salvare la vita ad una persona.