GANGI: SI ARRICCHISCE LA COLLEZIONE DEL MUSEO DELLE ARMI
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Si arricchisce la collezione del museo delle Armi di Gangi, l’unico del genere in provincia di Palermo e uno dei pochi in Sicilia. La collezione è esposta al secondo piano di Palazzo Sgadari, sede del polo museale che ospita anche la Pinacoteca Gianbechina, il museo archeologico e quello etno-antropologico.
Le ultime donazioni sono arrivate, dagli eredi del dottor Gaetano Raimondo e dall’ingegner Giuseppe Centineo, quest’ultima composta da 28 armi, tra fucili e pistole, appartenute al padre professore emerito e ingegnere Santi Centineo.
Il museo è stato istituito nel 2006, grazie alla donazione della collezione privata del professor Giuseppe Franco, ed è l’unico del genere nel panorama museale delle Madonie. Le armi sistemate in delle teche sono catalogate per anno di produzione e tipologico.
La collezione è composta da 144 armi (fucili e pistole) tra antiche (antecedenti al 1920) e moderne. Si possono ammirare pezzi rari come: fucili ad avancarica a una o due canne a pietra focaia con decorazioni, fucile Damasco inglese, fucile Chassepeau del 1860, spingarda ad avancarica a pietra focaia del XVIII secolo; ed ancora pistole ad avancarica tipo Montecristo e da duello, revolver anteriori al 1920. Fra i pezzi più moderni si rilevano fucili americani Winchester, fucili a retrocarica Damas, revolver Smith & Wesson, rivoltelle e revolver Colt, pistole Browing. Tra gli ultimi pezzi, che hanno arricchito la collezione, pistole da tiro a canna lunga, rivoltelle a tamburo Beretta, fucili e carabine Mannlicher, fucile da caccia grossa a tre canne.
“Presto grazie al progetto finanziato con il PO Fesr Sicilia 2007-2013, presentato dalla Città a Rete Madonie Termini” a Gangi, saranno spesi 2 milioni e 133 mila euro per la ristrutturazione dei corpi annessi a Palazzo Sgadari – ha dichiarato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello - saranno aperte nuove sale dove troveranno posto tutte le armi donate e ancora l’ampliamento del Palazzo servirà a creare nuovi spazi espositivi ma anche una sala dove ospitare manifestazioni culturali e un coffee-pot e shop”.