PALERMO: CONFISCATI A BUSCEMI GIROLAMO BENI PER UN VALORE DI 2 MILIONI DI EURO

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, concordando con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, ha disposto nei confronti di BUSCEMI Girolamo (nella foto), la confisca dei beni già sottoposti a sequestro, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, dei quali non è stata dimostrata la legittima provenienza.
Il BUSCEMI era stato tratto in arresto nel dicembre del 2002 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, per aver fatto parte dell′associazione mafiosa "Cosa Nostra" quale  uomo d′onore della famiglia mafiosa di Passo di Rigano e Boccadifalco ed in particolare per essere intervenuto per l′aggiudicazione di subappalti da parte di imprese riconducibili ad esponenti di cosa nostra e per aver mantenuto molteplici contatti con altri esponenti mafiosi finalizzati alla gestione illecita di forniture per appalti pubblici.
L′ingente patrimonio confiscato è costituito da:
-    intero  capitale sociale e complesso di beni aziendali della "Scavi e Costruzioni di Buscemi Girolamo e c. S.a.s.", con sede a Palermo;
-    Villa con circostante terreno di mq. 1.300 circa sita in Partinico — località Bellacera;
-    Una lussuosa villa con piscina di mq. 300 a tre elevazioni, sita in Palermo località Gebbia di Baida — via Ruffo di Calabria, con circostante terreno di mq. 3.000 circa.
Nel medesimo contesto a carico del BUSCEMI è stata disposta altresì l′applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni tre.
Nell′operazione Ghiaccio condotta dai Carabinieri della Sezione Anticrimine del R.O.S. e del Comando Provinciale di Palermo, avevano eseguito 27 ordini di custodia cautelare nei confronti di altrettanti affiliati a "Cosa Nostra", responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni ed altro.
Ulteriori 13 provvedimenti erano stati notificati ad altrettante persone già detenute. L′operazione, aveva interessato il "mandamento" palermitano di Brancaccio, consentendo di ricostruire la struttura associativa del sodalizio, documentandone l′attività estorsiva, le infiltrazioni nel campo dei lavori pubblici e nel campo del traffico dei stupefacenti, permettendo, altresì, di tracciare un′aggiornata mappatura dei clan operanti nel territorio palermitano.