L'odissea 'Floriopoli' ad una svolta: La Provincia di Palermo si aggiudica la 'cittadella'

Si è oggi conclusa felicemente la vicenda dell′asta Floriopoli sulla quale ancora Domenica vi avevamo riferito. La Provincia Regionale di Palermo si è infatti aggiudicata l′odierna asta, la quinta, indetta per l′alienazione del complesso stesso. Questa conclusione conforta con i fatti i timori di speculazioni e cambi di destinazione del sito che, non irrealisticamente, agitavano i tanti appassionati siciliani.

Un plauso quindi al Presidente Avanti che non si troverà solo nell′opera di recupero del complesso e della sua auspicata restituzione a manifestazioni degne del suo passato: va infatti evidenziata l′entusiastica reazione dei partecipanti al Forum Targa Florio che si sono messi a disposizione: un′azione di volontariato che, se vestissimo panni altrui, non trascureremmo.

Primo fra tutti il responsabile del Museo Vincenzo Florio, quel tal Antonino Catanzaro già noto ai nostri lettori, che ha messo immediatamente a disposizione di un futuro museo della Targa tutto il materiale da lui acquistato e personalmente catalogato. Sarebbe auspicabile che un esempio del genere venisse imitato anche da chi detiene - a detta dei forumisti - lontano dalla Sicilia vestigia e testimonianze della Targa: chi effettivamente tiene in primo luogo a perpetuare ed onorare il ricordo di una manifestazione che tanto ha dato allo sport automobilistico mondiale non può che unirsi ad una iniziativa che vede finalmente coinvolta un‘Istituzione come la Provincia e personalmente il suo Presidente.

L′ACI Palermo è stato tra i primi a congratularsi con la Provincia ed il suo Presidente e non dubitiamo quindi che troverà, nell′ambito del suo mandato e della sua vocazione, i modi migliori per sostenere l′odierna iniziativa della Provincia.

Ci piace immaginare, un giorno, la partenza di un rallye o di una rievocazione storica proprio da quei luoghi tanto cari a Vincenzo Florio il cui busto, dimenticato dai più, continua a guardare le strade della sua leggenda.

Giovanni Notaro
Fonte: [omniauto.it]