Fiat: sciopero a Termini Imerese
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Annunciato tre giorni fa, stamattina è stato attuato lo sciopero dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese. I lavoratori protestano contro la decisione dell′azienda di eliminare la produzione di automobili nella fabbrica palermitana.
"Lo sciopero e i blocchi a Termini Imerese sono la risposta dei lavoratori alle parole di Marchionne. Il Lingotto, prima di fare business, pensi alla salvaguardia degli stabilimenti in Italia e soprattutto a quelli del Sud".
Lo dichiara il segretario nazionale dell′Ugl Metalmeccanici Giovanni Centrella rimarcando che "la chiusura o la riconversione dello stabilimento e′ impensabile, soprattutto dopo l′impegno di Marchionne al tavolo con il governo a non chiudere alcun sito, e la disponibilita′ della Regione Sicilia per la salvaguardia e il rilancio del sito". Fiat, conclude il sindacalista "non puo′ abbandonare i lavoratori e l′indotto siciliani, sia responsabile e si confronti con il sindacato per evitare soluzioni che sarebbero traumatiche non solo per la fabbrica ma per l′intero territorio termitano".
In mattinata lo sciopero ha bloccato per quasi mezz′ora la vicina stazione ferroviaria di Fiumetorto, mentre nel pomeriggio toccherà alla statale 113 Messina-Trapani, all′altezza dell′Agglomerato industriale. Molta tensione tra i circa 2.000 lavoratori, che protestano contro le logiche aziendali che indicherebbero un futuro per i dipendenti anche senza la produzione di auto. Molte le grida e la rabbia, che ricordano lo sciopero che sette anni fa impedì la chiusura dello stabilimento, che sembrava ormai scritta e inevitabile. In questi anni, però, la Fiat ha mandato avanti l′impianto siciliano soprattutto grazie a fondi pubblici, ora non più disponibili. Lasciare aperta la sede industriale vorrebbe dire tenerla in produzione, ma in passivo. Domani è atteso il vertice in Regione che dovrà definire una posizione e un documento unitari da sottoporre a Sergio Marchionne. Sarà presente l′assessore regionale all′Industria Marco Venturi e il governatore della Sicilia. Nella riunione sarà varato un documento unitario da sottoporre alla Fiat, alternativo rispetto alle previsioni del Lingotto che conta di tagliare la produzione di automobili nello stabilimento siciliano dal 2011.
Fonte: [L′Essenziale]