ISOLA DELLE FEMMINE: PREGIUDICATO SI IMPROVVISA MAFIOSO E TENTA ESTORSIONE IN UN RISTORANTE

Ieri sera era intorno alle 19.00, quando è arrivata la richiesta di intervento alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Carini, l′operatore ha immediatamente allertato i colleghi della Stazione di Isola delle Femmine, che in pochi minuti erano sul posto.
In uno dei tanti ristoranti che si trovano su Viale Marino, proprio sul lungomare che ha come sfondo l′isolotto, secondo la ricostruzione di alcuni testimoni presenti e della vittima, il proprietario del locale che era ancora completamente terrorizzato, quasi da non riuscire a raccontare quello che era successo ai militari.
Un uomo sui 50 anni, mal vestito, si era presentato poco prima ed aveva chiesto, ad un cameriere presente che stava apparecchiando i tavoli per la serata, di poter parlare con il titolare del ristorante.
Portato in disparte il proprietario, gli aveva chiesto, con fare minaccioso "…i soldi che lui sapeva…" e che doveva portare "…a gente di Palermo che non accetteranno rifiuti…", ed il riferimento alla possibilità che si trattasse di una richiesta di pizzo era evidente.
Il ristoratore però non si era lasciato intimorire ed aveva rifiutato di consegnare denaro di qualsiasi somma.
Visto che non riusciva a convincere la sua vittima, l′aspirante "esattore" ha quindi avuto la "buona" idea di tirar fuori una specie di coltello da cucina, appuntito e in parte modificato, con cui ha minacciato, prima, e tentato di colpire poi, l′indifeso proprietario del ristorante.
Per fortuna si sono avvicinati altri camerieri che hanno evitato potesse accadere il peggio ed il malfattore si è allontanato di corsa.
I Carabinieri, appena giunti sul posto dalla vicina Stazione, hanno avuto subito chiaro il quadro della situazione e si sono immediatamente posti alla ricerca del criminale, che nessuno dei testimoni aveva mai visto prima nel piccolo comune alle porte di Palermo.
Due indizi hanno dato una svolta alle ricerche: un telefonino, che un Carabiniere ha trovato poco distante dal ristorante, abbandonato a terra, ed il fatto che alcuni passanti avessero visto scappare una Fiat Punto a grande velocità in direzione dell′autostrada.
La stessa macchina che i Carabinieri avevano incrociato nel fare la strada per arrivare sul luogo dell′intervento, e di cui uno dei militari ricordava la targa, proprio perché aveva destato la sua attenzione la forte velocità a cui andava.
L′esito degli accertamenti in banca dati ha fornito la conferma alle ipotesi d′indagine degli investigatori: l′autovettura ed il telefono cellulare sono risultate in uso alla stessa persona, CAPPELLO Vincenzo, disoccupato di Palermo, pregiudicato per rapina, truffa e lesioni personali.
Con l′ausilio dei colleghi della Stazione di Palermo-Brancaccio, i militari di Isola si sono quindi recati nel capoluogo, dove hanno bloccato il CAPPELLO nei pressi della propria abitazione. Condotto in caserma si è giustificato adducendo una inverosimile ricostruzione dei fatti accaduti, confermati dalla vittima e da diversi testimoni, e per questo è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto in carcere all′Ucciardone, ove attendere il giudizio di convalida.
Da verificare definitivamente solo la residuale e, per come si sono svolti i fatti, poco probabile ipotesi che effettivamente l′arrestato fosse stato "mandato" da "qualcuno" a chiedere i soldi, e non fosse stata una sua iniziativa personale.
Per questo sono in corso accertamenti.
Per il ristoratore, visitato in ospedale, solo il grosso spavento per l′esperienza, ma niente di rotto.