Monreale: Scoperta maxi piantagione di 10.000 piante di cannabis
- Provincia,
- Attualità,
- Redazione

Dopo giorni di perlustrazione del territorio, i Carabinieri con il supporto aereo di un elicottero hanno scoperto una maxi piantagione di cannabis sativa in contrada Kaggio, del comune di Monreale, nei pressi di San Cipirello, proprio ai piedi del Monte Kumeta.
Dopo aver individuato la piantagione, è iniziata da parte dei Carabinieri l′attività di osservazione, proprio dal monte Kumeta, con potenti tele obiettivi, che hanno consentito di constatare come era accudita la piantagione e di verificare chi materialmente la gestiva.
Così alle prime luci dell′alba di ieri i Carabinieri hanno deciso di intervenire. Verificata dagli "osservatori" la presenza sul posto dell′individuo che si occupava della coltivazione, è stata effettuata prima una "cinturazione" dei luoghi e quindi è scattato il blitz. Arrivati sul terreno la squadra di intervento dell′Aliquota Operativa della Compagnia di Monreale subito intimava l′alt all′uomo, che nonostante fosse circondato ha tentato una disperata fuga a piedi per i campi circostanti, durata solo pochi minuti in quanto raggiunto immediatamente dai Carabinieri della stazione di San Cipirello e dai cani del Nucleo Cinofili.
L′uomo che era stato sorpreso proprio mentre riforniva d′acqua il serbatoio collegato al sistema di irrigazione della piantagione, identificato successivamente in Coppola Francesco, 30enne, agricoltore di Partinico, è stato immediatamente tratto in arresto.
Da quel momento iniziavano il sopralluogo e le ricerche del proprietario del fondo, identificato in L.M.V. 40enne di San Giuseppe Jato.
L′attività di sopralluogo, effettuata con l′ausilio di personale del Dipartimento di Scienze botaniche dell′Università degli Studi di Palermo, consentiva di verificare la presenza, su un ettaro e mezzo di terreno, di circa 10.000 piante di cannabis sativa, di prevalenza femmina in buono stato vegetativo, disposte a 2 file, negli interfilari di un vigneto a spalliera, con densità media di semina di 2-3 piante a metro, con età stimabile a più di un mese, altezza media 150 cm con esemplari alti fino a 2 metri. Dalle piante era ricavabile circa 300 grammi di prodotto finito per ciascuna per un totale di circa tre tonnellate di marijuana. In più all′interno di una cisterna sono state rinvenute circa 700 piante di canapa già raccolte e pronte per l′essiccazione, con un prodotto finale di 210 kg di marijuana. Il valore economico della sostanza stupefacente rinvenuta sul mercato all′ingrosso avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro.
Ma oltre all′estensione della piantagione quello che ha stupito i militari operanti è stata l′ingegnosità del sistema di irrigazione, articolato su un silos d′acqua, che tramite un motore a scoppio e un sistema di tubi in gomma estesi su tutto il terreno, forniva d′acqua con modalità "a goccia" solo ed esclusivamente le piante di marijuana. Il silos veniva periodicamente riempito tramite rabbocco d′acqua effettuato da una cisterna trainata da un trattore trovato sul posto.
Tutta la piantagione, previa campionatura e sequestro della stessa, dopo essere stata estirpata è stata distrutta immediatamente sul posto a mezzo fuoco. Il sistema di irrigazione, i silos e le macchine agricole rinvenute sui luoghi sono stati posti sotto sequestro.
Nel frattempo le ricerche del proprietario consentivano di individuarlo e di porlo in stato di fermo di polizia giudiziaria, in quanto gravemente indiziato di aver concorso nell′attività di coltivazione della piantagione di cannabis.
Un terzo uomo infine è stato denunciato a piede libero in quanto proprietario del fondo contiguo dove era stato posizionato il silos del sistema di irrigazione.
L′arrestato ed il fermato dopo le formalità di rito sono stati condotti, dopo le lunghe formalità di rito, presso il carcere Ucciardone di Palermo a disposizione dell′Autorità Giudiziaria.