RIPARTE LA PRODUZIONE NELLO STABILIMENTO FIAT DI TERMINI IMERESE

Si riaprono i cancelli dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Da domani, infatti, ripartirà la produzione nella fabbrica termitana ed in tutte le aziende dell′indotto dell′agglomerato industriale. E′ stato un inizio anno preoccupante per i duemiladuecento operai siciliani.
E le previsioni non sono rosee perché un nuovo stop è previsto dal 26 gennaio all′otto febbraio prossimo e per il futuro una grande incognita. Unica, preoccupante certezza è che gli operai lavoreranno solo la prossima settimana: dal 19 al 23 gennaio. I rappresentanti sindacali del territorio di Termini Imerese, esprimono preoccupazione ed annunciano che metteranno in atto iniziative a sostegno degli operai. Nei prossimi giorni, infatti, d′intesa con i rappresentanti dei lavoratori, le organizzazioni sindacali territoriali Fim, Fiom e Uilm, intendono riunire gli operai in assemblea per discutere sul problema della crisi del settore automobilistico italiano, sul futuro della fabbrica imerese e sulle iniziative da promuovere a sostegno delle famiglie dei lavoratori che, a conti fatti, perdono circa il trenta per cento della retribuzione ordinaria. "Lavorare una sola settimana a gennaio è una rovina economica per i lavoratori - hanno spiegato i sindacalisti della Fim, Fiom e Uilm, Giovanni Scavuzzo Battaglia, Roberto Mastrosimone e Vincenzo Comella - c′è forte preoccupazione per il 2009 in cui non prevede nulla di buono. A seguito dell′assemblea ci attiveremo per promuovere iniziative utili a sbloccare lo stato di cose. Pensare ad una ripresa economica è solo un′utopia — aggiungono i sindacalisti termitani — chiederemo anche un incontro con il capo del personale dello stabilimento Fiat per capirci di più e conoscere le nuove mosse della casa automobilistica". Anche le organizzazioni sindacali nazionali Fim, Fiom e Uilm, si sono attivate: hanno chiesto un incontro urgente con l′amministratore delegato della casa torinese, Sergio Marchionne. Il futuro? Solo incognite e l′ombra della cassa integrazione.