RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Storia di pupi e pupari

E′ questo il titolo di un bellissimo spettacolo teatrale scritto, e messo in scena, da un giovane e brillante concittadino, autore, regista nonché attore. Mi perdonerà se lo utilizzo per dare l′avvio a questa riflessione ma, considerata la vicenda, pare il più idoneo a condensarne il contenuto.
Veniamo ai fatti: grande stupore ha suscitato in me apprendere che, per i conduttori della trasmissione radiotelevisiva "Striscia la notizia" (andata in onda su Canale 5 nella serata di sabato 17 gennaio) Cefalù sarebbe insensibile nei confronti di una importante realtà culturale, qual′é il teatro dell′opera dei pupi Sorprende, la scelta dell′argomento trattato, forse non di primissimo piano rispetto ai tanti problemi che martoriano e affliggono la nostra terra di Sicilia. Ed ancor più sorprende il fatto che la corrispondente non abbia avvertito la necessità di informarsi, da più di un versante, sulla verità dei fatti, in modo tale da renderne conto in maniera corretta ai telespettatori.
Visto che ciò non è avvenuto, mi corre l′obbligo, in qualità di Capogruppo consiliare del Partito Democratico, fare luce, documenti alla mano, sulla vicenda della presenza, a Cefalù, dell′Opera dei Pupi. Ciò, cominciando a ricordare, a me stesso ed a chi legge, che la struttura ove è stato ospitato il teatro dell′opera dei pupi è di proprietà del Comune di Cefalù.
I locali della "Corte delle Stelle", difatti, furono, per un tempo, utilizzati come Aula Consiliare ed, in seguito, come sala conferenze e sede di mostre. L′adattamento a "teatro" risale all′anno 2001, epoca in cui l′Amministrazione Vicari sottoscriveva una convenzione con la "Cooperativa teatro arte - Cuticchio" al fine di realizzare una manifestazione denominata "L′opera dei Pupi a Cefalù", limitatamente al periodo maggio - settembre del 2001.
A tal fine, il Comune concedeva, "a titolo gratuito", i locali della Corte delle Stelle, mentre, in cambio, la Cooperativa assumeva l′impegno a svolgere una serie di attività culturali, fra cui uno spettacolo da mettere in scena ogni mercoledì "con ingresso gratuito", nonché, porre a disposizione i locali per manifestazioni politiche, culturali e sindacali (art.2).
Sfido chiunque a dimostrare l′adempimento a questi obblighi previsti in convenzione.
Nel novembre dello stesso anno, l′Amministrazione comunale, senza chiedere il rilascio del bene alla "Cooperativa teatro arte - Cuticchio" , autorizzava anche l′Università degli Studi di Palermo ad usufruire dei locali in questione, per attività didattiche relative al corso di laurea in "Operatore del turismo culturale", dando vita ad una coabitazione sui generis.
Nell′agosto del 2002, il sindaco Vicari operava il rinnovo della convenzione, dando, di fatto, carattere permanente a quella che, in origine, avrebbe dovuto essere una manifestazione temporanea.
Ancora una volta, i locali comunali venivano ceduti a titolo gratuito, con una grave lesione delle finanze comunali, denunciata da un gruppo di Consiglieri (tra i quali anche il sottoscritto), attraverso un esposto inoltrato, in data 28/11/2002, a vari destinatari, tra cui la Corte dei Conti.
Si faceva notare come convenzioni di questa natura fossero "lesive dell′integrità del bilancio"; ed in quegli anni, non è una novità, il bilancio del nostro Comune è stato disintegrato, sotto i colpi di una gestione assai disinvolta.
Tuttavia, l′Amministrazione comunale, sempre guidata dal Sindaco Vicari, procedeva ad un ulteriore rinnovo (con una nuova convenzione, firmata il 13/03/2003), fissando comunque, un termine ultimo "improrogabile" al rilascio del bene, nella data del 30/11/2003.
In particolare (all′art. 3) si disponeva che "è fatto obbligo alla Cooperativa di lasciare sgombra, entro il suddetto termine, tutta la struttura Corte delle stelle e di riconsegnare all′ufficio Attività produttive del Comune di Cefalù le relative chiavi". Scaduto il termine, però, la "Cooperativa teatro arte - Cuticchio" non provvedeva alla restituzione dei locali, e, mentre il sottoscritto continuava a chiedere il rispetto della legalità, si registrava, sulla vicenda, l′assoluto silenzio del Sindaco Vicari.
Solo il 07/12/2006 (ben tre anni dopo !!!), il Responsabile del Patrimonio del Comune di Cefalù procedeva a diffidare la Cooperativa teatrale Cuticchio al rilascio, nell′arco di un mese, dell′immobile. Ma, manco a dirlo, tale termine decorreva infruttuosamente, ed i locali continuano ad essere detenuti abusivamente; la cooperativa Cuticchio svolgeva i suoi spettacoli, incassando al botteghino.
Il Responsabile del Servizio, intanto, continuava a pretendere il rispetto della legge, intimando, ancora una volta inascoltato, il rilascio dell′immobile (nota prot. n. 27012 del 01/10/2007).
Si arriva così alla delibera n. 18 del 29/01/2008, con cui la nuova Amministrazione comunale, per effetto delle denunce presentate dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, decide di conferire incarico ad un legale, onde ottenere l′utilizzo per scopi istituzionali dei locali, ancora oggi detenuti indebitamente dalla "Cooperativa teatro arte - Cuticchio".
E′ notizia di questi giorni che il Giudice ha stabilito che i locali dovranno essere consegnati al Comune di Cefalù entro il 31 Gennaio 2009.
Come ho cercato di porre in evidenza, non si tratta di un attacco alla cultura o alle nobili tradizioni siciliane; ma si tratta di una battaglia per porre fine ai danni perpetrati da quei ′pupi e pupari′ che, per lunghi anni, hanno imperversato nel Comune di Cefalù, attuando una vera e propria privatizzazione dei beni comunali, riducendo il bilancio in quello stato di sfacelo che ora si riversa sulle spalle dei contribuenti.
Il Partito Democratico di Cefalù crede fermamente nello sviluppo culturale della nostra Città, ma ritiene che cultura sia, innanzitutto, passione per la giustizia e la legalità.
Spiace che la signora "Petix" non abbia avvertito la necessità di ascoltare altri punti di vista, forse immaginando che quello cefaludese sia un popolo di marionette, tutte rette da fili.
Ho la pretesa di credere che se avesse conosciuto, sin nei minimi dettagli, l′esatta "rappresentazione" dei fatti, si sarebbe ben guardata dal fare un servizio del genere.
Anzi, penso che persino il "bassotto" avrebbe deciso di astenersi.
Il Capogruppo
Rosario Lapunzina