APPUNTATO ULTRACENTENARIO: 102°  COMPLEANNO FESTAGGIATO CON L’ARMA

È nato il 16 gennaio del 1907 e la settimana scorsa ha compiuto l′invidiata età di 102 anni.
È l′Appuntato dei Carabinieri, naturalmente in congedo, Antonino TRIMARCHI, di Campofelice di Roccella. Per festeggiare il suo compleanno, si sono riuniti i suoi familiari, moglie, figli e nipoti nonché i Carabinieri della Stazione di Campofelice ed i componenti della locale Associazione Carabinieri.
Dopo aver conseguito la licenza elementare, l′Appuntato a 19 anni, nel 1926, ha scelto di arruolarsi nell′Arma a Palermo per una ferma di tre anni. Successivamente, presta servizio come Carabiniere "a piedi" presso la Legione di Palermo e dopo tre anni è ammesso alla rafferma. Il 20 marzo 1930 è trasferito alla Legione Carabinieri di Torino, nell′ambito della quale ha prestato servizio tra Pinerolo (TO) e Racconigi (CN).
In questo periodo, come raccontato da lui stesso, il Trimarchi ha conosciuto Giovanni AGNELLI, nonno del famoso omonimo Avvocato, che in quei comuni era possessore di alcune tenute terriere.
Nel 1932 l′Appuntato torna in Sicilia, di nuovo alla Legione di Palermo, dove ha incontrato il padre del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Romano Dalla Chiesa, anch′egli Ufficiale dell′Arma, che ricorda per rettitudine morale e militare.
Passando da Marsala, il Trimarchi nel 1944, arriva alla Stazione dei Carabinieri di Villalba (CL), allora regno di uno storico capo mafia come Don Calogero Vizzini.
In quel periodo, il militare ha partecipato alle indagini relative all′attentato ai danni del sindacalista Girolamo Li Causi, perpetrato nella piazza principale del paese il 16 settembre 1944, nel corso del quale il sindacalista fortunatamente riuscì a salvarsi.
L′Appuntato, inoltre, ha contribuito alla cattura dei fratelli Giambra, due pericolosi banditi dell′epoca, operazione che ricorda sempre con grande emozione e soddisfazione come successo dell′Arma e personale.
Nel 1948, ancora, è trasferito a Casteltermini (AG), di cui ricorda gli scioperi dei solfatari.
Nel 1952, infine, il venerando Appuntato decide di ritirarsi a vita privata, congedandosi e tornando al paese natio di Campofelice di Roccella, dove ancora oggi vive attorniato dall′affetto di tutta la sua famiglia, per il quale, loro stessi ribadiscono, "il padre è un monumento vivente rappresentante valori di vita che solo un Carabiniere può sintetizzare".