Museo Targa Florio: entrano Scelsi e Sticchi Damiani. Valenza nuovo conservatore

 Dopo la scomparsa di Giacinto Gargano, il ruolo di conservatore del Museo della Targa Florio di Collesano viene assunto dal medico Giuseppe Valenza (nella foto). Il consiglio di amministrazione è così composto: Daniela Zisa (Presidente Fondazione Targa Florio-Roma), Giancarlo Teresi (Commissario Automobile Club-Palermo), Antonino Colombo, Rosario Scelsi, Angelo Sticchi Damiani (Presidente ACI Italia e Vicepresidente FIA). Questi ultimi due sono di nuova nomina. Presidente è il sindaco Giovanni Meli. Nino Vaccarella è il Presidente Onorario. Al comitato di gestione si affianca una struttura operativa, con Giovanni Cuccia, Filippo Dispenza, Giovanni La Placa e Nicola Crisanti. Il Museo nasce come sigillo di una passione automobilistica sempre molto viva a Collesano. L’onda del travolgente calore umano non poteva spegnersi con la fine della gara dei tempi romantici. Ecco perché Giacinto Gargano, figlio ideale di quel culto, spese le migliori energie per promuovere la nascita della struttura. Un’idea inseguita per anni, insieme ad altri appassionati, e coronata grazie a un profondo impegno. Il 27 giugno 2004 il museo della Targa Florio è diventato una felice realtà. Ospitato in un ex convento domenicano, esso offre al visitatore un percorso ideale per scoprire la lunga storia della fantastica corsa madonita. Al suo interno, in un ambiente raffinato ed elegante, trovano spazio la prima Targa Florio in oro e smalto realizzata nel 1906 da Lalique, i trofei in bronzo vinti da Vaccarella e Pucci, fotografie di auto rombanti, manifesti, libri, tute, caschi, modelli ed altro ancora. Il visitatore viene accolto da una suggestiva statua in bronzo di don Vincenzo Florio, fondatore dell’eroica sfida. Doveroso, a questo punto, spendere due parole su Giacinto Gargano, vero motore della struttura. Inimitabile cultore delle corse, è stato un uomo di grande passione, sincerità, eleganza e bellezza d'animo. Un galantuomo d'altri tempi. Voleva bene alla gente ed era ricambiato. Adesso è nel cielo, insieme al Padre e ai suoi idoli, per continuare ad amare i familiari e gli amici. Ha dato tanto a Collesano, alle Madonie e alla Sicilia, spendendosi in modo esemplare per l’automobilismo, rappresentato nel modo più nobile in quel contesto ambientale.