Cinque strategie lampo per salvare un'attività dal fallimento

ABBIAMO RICEVUTO UN LETTERA "INTERESSANTE ED ORIGINALE" DA UN LETTORE ANONIMO CHE SI FIRMA F. MERENDA. L'ARGOMENTO E' DI ATTUALITA' ANCHE SE IL LINGUAGGIO E' ROZZO E A VOLTE TROPPO DIRETTO. MOLTE PARTI LE ABBIAMO TAGLIATE O CORRETTE PER L'ECCESSIVO 'COLORE' DELLE ESPRESSIONI. IL SUCCO DEL DISCORSO PERO CI E' SEMBRATO DEGNO DI ESSERE PROPOSTO.

Potresti leggere con attenzione questo documento o attaccare la pippa che il tuo settore è differente, che la tua città è particolare e che i tuoi clienti sono strani. Se però hai la pazienza di leggere ecco cosa dovresti fare:


1 Costruisci la tua lista di clienti una volta per tutte.

Offri ai tuoi clienti un coupon sconto e la possibilità di ricevere altre offerte speciali, regali, coupon esclusivi via mail per registrarti alla tua lista.
Offri ai tuoi commessi 50 centesimi per ogni nome, indirizzo e e-mail registrati correttamente. Sì, ho detto proprio questo, cioè paga (incentiva? dillo come ti sembra più elegante e politcamente corretto) chi lavora con te per acquisire quei nomi, altrimenti non lo farà o lo farà così di malavoglia che i risultati saranno dal mediocre al disastroso.
Un negozio medio può collezionare in un paio di mesi una lista di 1500 persone in target per un costo irrisorio di 750€, che la tua commessa sarà lieta di ricevere come “bonus”. Tutti felici, i sindacati pure e siam perfetti.

2 Colleziona biglietti da visita

Metti un contenitore tipo boccia dei pesci sul bancone invitando i clienti che ne posseggono uno a lasciare il loro biglietto da visita per partecipare all’estrazione mensile di un premio.
Non fare lo spilorcio…metti in palio un premio che faccia venire voglia di vincerlo e non un semplice proforma.
Raccogli i nomi delle aziende e invia bonus e promozioni “di gruppo”.
Se hai un ristorante invita la direzione per un pranzo offerto al fine di discutere una convenzione aziendale. Spremi quel cervellino e lavora di fantasia.

3 Fai gioco di squadra

Crea possibilità di cross-selling con altre attività correlate o scorrelate attraverso buoni sconto e promozioni coinvolgendo altri esercenti interessati.
Hai un negozio di tappeti? Cross-selling con impresa di pulizie e/o venditore locale della Folletto e viceversa.
Hai un bar? Cross-selling con coupon con un ristorante e viceversa. Passatevi i clienti.
Hai qualcos’altro? Usa il cervello,ne avrai uno anche tu no? Ti ricordo che questo articolo è gratis e è non una consulenza privata.
Sì, questa cosa implica il fatto che tu esca dalla tua tana e dal tuo essere un troglodita con le mani negli shampoo e forbici o nell’impasto della pizza e faccia uno sforzo immane che si chiama “parlare” con le persone.
Dovrai contattare un po’ di esercenti, fissare appuntamenti per telefono, perderci tempo e spesso dovrai convincerli anche solo ad ascoltarti perché se sono come te sono convinti di non aver mai tempo di fare nulla perché sono troppo impegnati.
Ma quando l’avrai fatto, e avrai convinto qualche collega alla bontà delle tue idee e vi scambierete i coupon, entrambe le attività ne otterranno grande giovamento.
Crea dei coupon costantemente aggiornati con scadenza a breve in modo da incentivarne l’uso e far ritornare spesso i clienti in negozio. Partecipa ad operazioni di fidelizzazione come la Dolphy Collection.

4 Scrivi un articolo per il quotidiano locale

Sì, lo so che non sei Tom Clancy e che alla fine tu volevi solo servire le pizze ai tavoli mentre tua moglie cucinava in quella sauna che tu chiami “cucina” del tuo ristorante, ma al mondo cattivo e brutto di questa tua passione proprio continua a non sbattergliene una fava.
Quindi o ti sforzi di diventare come ti ho detto un esperto di marketing e quindi del copywriting a risposta diretta, o la tua attività è destinata a fallire.
Serve che tu scriva un articolo interessante sul quotidiano locale della tua città, che fornisca informazioni preziose al tuo pubblico potenziale. In gergo tecnico si chiamano “advertorial”, cioè sono un misto tra un articolo informativo vero e proprio e pubblicità per la tua attività. Usa gli spazi per esempio di questo giornale on line.
Ora te lo dirò una sola volta: per l’amor del cielo NON far scrivere l’articolo da un copywriter del giornale e non provare a chiedere a un’ agenzia “marketing” se può farlo per te.
In Italia chi si spaccia per copywriter (è proprio il caso di dirlo… si spaccia), è un mezzo fallito con laurea umanistica o laureato in giornalismo.
E’ gente che sa scrivere correttamente, per carità, ma non è un vero copywriter, cioè un esperto di “scrivere per vendere” che è quello che serve a te.

In Italia i veri copywriter: si contano sulle dita di una mano, mozza, li conosco personalmente per nome e due di loro vivono all’estero quindi non far scrivere un advertorial di merda da un aspirante giornalista disoccupato che non sa quello che sta facendo. Io ti ho avvisato.
Ciò detto, dai un bel titolo accattivante al tuo articolo, tipo, che ne so: (impari a scrivere titoli che funzionano studiando corso copy se ti interessa) e dacci dentro.
Alla fine del tuo articolo rimanda i lettori a un link dove possono ricevere un buono sconto per il tuo negozio, una pizza gratis, una consulenza gratuita sullo stato della loro pelle, capelli, insomma qualcosa di valore che possa invogliarli a registrarsi al form che inserirai dietro al link www.tuosito.com. Usa Facebook.
Ma comprare spazi sul quotidiano costa e io non ho soldi!
Visto che hai capito due cose, nell’ordine: Devi investire in marketing
    Non devi pubblicare una pubblicità idiota creata da chi ti vende gli spazi o da un’agenzia “marketing” creativa ma scrivi un advertorial e starai già un passo avanti.
Contatta il tuo quotidiano locale e chiedigli se e quando hanno quelle che in gergo tecnico si chiamano “rimanenze” e di chiamarti ogni volta che ne hanno.
In pratica capita di continuo che i giornali debbano andare in stampa senza aver completato tutta la pubblicità disponibile, e se tu hai qualcosa di pronto da consegnargli, sono disposti a darti spazi “last-minute” che puoi negoziare sino all’80% di sconto.
Per te che sei una piccola attività locale e “ogni giorno è quello buono” per fare marketing, questa è una manna dal cielo.
Non male no?
Lo so che devi fare quella cosa brutta, uscire dalla tua area di comfort e fare questa cosa terribilmente faticosa che si chiama “parlare con la gente”, ma ti tocca. Quindi prendi la cornetta, chiama quelli del Giornale e mettiti d’accordo. Muovi il culo.

5 Metti il turbo al tuo marketing con i testimonial

Il tuo marketing è schifosamente più efficace se oltre a ciò che scrivi hai delle persone disposte a lasciare la loro testimonianza per te. 
L’optimum sarebbe filmarli nel tuo negozio mentre riportano quanto siano stati soddisfatti. In questo modo puoi usare il filmato online e “sbobinare” il parlato per riportarlo sul marketing “scritto” che pubblichi in giro.
Non essere timido. Prendi qualche cliente storico e semplicemente chiediglielo. Il fatto che tornino da tempo nel tuo negozio significa che sono soddisfatti di ciò che fai. Magari qualcuno è timido o riservato, ma troverai chi sarà disposto ad aiutarti.
Se sei particolarmente timido, puoi offrire come ringraziamento in cambio della testimonianza un bonus, una cena, un trattamento gratis, quello che ti pare. No, tranquillo, non andrai in fallimento per una manciata di testimonianze, stai sereno.
Bene, credo anche per oggi di aver fatto il mio sporco lavoro e di averti dimostrato come tu possa applicare i principi base di Venditore Vincente anche a piccole realtà come negozi, ristoranti, centri estetici ecc…ecc…

C’è un bel po’ di materiale gratuito sul quale lavorare, no?

Allora dacci dentro. La crisi è solo un’idea, se sai cosa fare.