SIT IN e CATENA UMANA DEI FERROVIERI DI PALERMO CHE DOMANI PROTESTANO CONTRO LA LEGGE FORNERO
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SIT IN e CATENA UMANA DEI FERROVIERI DI PALERMO CHE DOMANI SI FERMERANNO PER PROTESTARE CONTRO LA LEGGE FORNERO. “VOGLIO VIVERE” LA CAMPAGNA LANCIATA PER RIVENDICARE I LORO DIRITTI
Un sit in e una catena umana per dire la loro rispetto alla legge Fornero che sta rischiando di compromettere la loro incolumità ma anche quella dei tanti passeggeri. L’organizzano dalle 10 alle 13 di domani, giovedì 29 maggio, in Piazza Giulio Cesare, proprio di fronte la Stazione Centrale di Palermo, i lavoratori afferenti all’Or.sa., l’Organizzazione sindacati autonomi e di base delle Ferrovie, lanciando la campagna “Voglio vivere” contro la stessa legge.
“Quello su cui chiediamo di riflettere – scrive il segretario regionale dell’Or.sa., Giuseppe Terranova – è se si possa pensare che un macchinista debba guidare un treno fino a 67 anni e come mai, in Francia e in Germania, un lavoratore dello stesso profilo professionale é posto in quiescenza al disotto dei sessantenni. Può, secondo voi, un capotreno di quell’età, avere la lucidità di fare il proprio dovere per 10 ore di fila o un manovratore di quasi 70 anni stare in mezzo ai binari, con treni in movimento e da accoppiare, senza rischiare infortuni? Questi e tanti altri esempi potremmo portare per far capire che la famigerata legge Fornero sta mettendo a rischio la sicurezza di queste figure professionali, come anche quella delle persone che viaggiano sui nostri treni”.
A riprova di tutto ciò, considerando quest’attività lavorativa fortemente usurante, sino a poco tempo fa i ferrovieri andavano in pensione a 58 anni, venendo riconosciuta loro, grazie a un fondo speciale, la caratteristica di mansione che richiede un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo.
“Con la scellerata riforma pensionistica del 22 Dicembre 2011 – prosegue Terranova - l’Italia ha subito un oltraggio. Questi lavoratori sono sottoposti a turni massacranti, che a volte mettono in discussione il diritto al pasto, con riposi ogni volta più corti tra un servizio e l'altro e valori di stress sempre più elevati a causa dei treni che viaggiano anche a 300km\h. Senza contare una dirigenza particolarmente inflessibile nel fare rispettare un CCNL che garantisce all'azienda una produttività senza precedenti. Non si può più far passare in silenzio che i lavoratori delle Ferrovie hanno già dato e si continua a pretendere da loro tutto quello che di inumano si può ottenere. La legge FORNERO ha creato una tensione sociale senza precedenti a cui noi Ferrovieri oggi diciamo basta. Per questo domani saremo in piazza e diremo la nostra a chi avrà voglia di capire veramente come stanno le cose”.