MINIERA ITALKALI DI PETRALIA SOPRANA, TRASFERIMENTO PRO TEMPORE DEI DIPENDENTI DI REALMONTE
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Ripercussioni occupazionali ed economico-sociali...
In data 18 Giugno 2014 si è tenuta l'Audizione della III Commissione Regionale "attività produttive" sulle condizioni e prospettive future della miniera Italkali di Petralia Soprana. Presenti i Sindaci dei comuni di Almena, Blufi, Bonpietro, Castellana, Gangi, Geraci, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana e Polizzi Generosa, la segreteria provinciale FILCTEM CGIL, la RSU, il Presidente dell'Italkali con una delegazione e il direttore della miniera di Petralia.
La vicenda si articola a ragione del trasferimento pro tempore - a causa della crisi produttiva - dei lavoratori, dalla miniera di Realmonte a quella di Petralia con diligente devozione verso quella politica che con una produttività che si presenta radicalmente ridotta, ricorre all'ottimizzazione delle risorse interne comportando una forzata moderazione delle ditte in appalto, con ripercussioni che degenerano nell'irreversibile conseguenza del liceziamento per i lavoratori dell'indotto. Il trasferimento proprio nella miniera di Petralia Soprana non è casuale, dove infatti si trovano risorse qualitativamente elevate " tra le migliori al mondo", in cui si auspica un risollevamento dell'economia.
Tuttavia come previsto già a priori dalle organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL e FEMCA CISL il rischio della guerra tra poveri è abbastanza concreto in vista di ciò che la vicenda ha comportato per i dipendenti: " un piano di ferie forzate e un mancato rinnovo di contratto per dei lavoratori dell'indotto o di ditte esterne".
A seguito della vertenza dell'ITALKALI ( s.p.a in cui la Regione detiene una quota del 51%) le richieste avanzate dalle associazioni sindacali non tardano a farsi sentire; prima tra tutte la pretesa di conoscere le intenzioni della Regione e i provvedimenti "per garantire lo sviluppo industriale e occupazionale", le motivazioni del ritardo "sulle autorizzazioni alle nuove ricerche per l'ampliamento del bacino minerario", l'eventualità di un ritorno dei lavoratori di Realmonte "nella sede di provenienza" e un accellerazione del procedimento che prevede – come dichiarato dai vertici aziendali – la possibilità di utilizzare parte dell'azienda dismessa come risorsa turistica.
Durante l'audizione della III Commissione Regionale è stato presentato un documento congiunto tra i sindaci dei paesi delle alte Madonie e le organizzazioni sindacali, dove si trovano sintetizzate tutte le suddette richieste oltre che i disagi tangibili a cui si sta assistendo nell'evoluzione della vicenda. " Non è assolutamente comprensibile il ritardo nel rilascio delle concessioni " - dichiara il segretario generale della FILCTEM CGIL Francesco Lannino - " In gioco c'è lo sviluppo di capacità produttive assolutamente compatibili con l'uso razionale del territorio, stante la disponibilità dei sindaci che ne chiedono la realizzazione".
A termine dell'incontro il Presidente della III Commissione dell'ARS Bruno Marziano, si impegna a convocare, subito dopo l'approvazione della manovra finanziaria regionale Ter, gli assessori competenti incaricati, i sindaci, i vertici dell'ITALKALI e le associazioni sindacali con l'intento di accellerare tutti gli iter autorizzativi essenziali alla realizzazione dei processi di sviluppo dei siti produttivi.
IN ALLEGATO: nota congiunta sindaci OO. SS.