Non si può fare a meno dei Forestali !

Forse ancora qualcuno non si è reso conto che nella nostra cara amata Sicilia, oltre i problemi che singolarmente abbiamo o combattiamo giornalmente, nascono e maggiormente rispuntano quelli di natura idrogeologica. Essendo una terra amata da tutti noi, vorremmo che tutti questi problemi che in questi giorni si sono verificati, dovrebbero essere dei principi cardini per la vivibilità comune e ambientale. Andando a parlare con chi di competenza di solito abbiamo avuto sempre risposte di mancanza di fondi, di operai, di mezzi per andare a risanare e/o contrastare tali lacune che nascono da vari fattori ambientali di costoni cadenti,di tagli fatti in alcuni casi senza un criterio logico e preventivati già in tempi dovuti. Le colpe dello scarica barile sono esistite da sempre, facile da dare, incolpando colui o coloro che hanno preceduto poltrone,uffici competenti,enti e gestioni fatte in modi loschi e, che conosciamo tutti proprio perché siamo abbastanza vissuti in un mondo in cui ormai non ci meravigliamo più di tanto. Viviamo in città,paesi piccoli e grandi che siano, ma ovunque c’è un problema importante ed è quella del dissesto idrogeologico, problema che viene ultimamente a galla proprio per la mancata inoperosità di tante cause precedentemente citate. Ora, perché non sfruttare la forza operaia dei Forestali ? Questi lavoratori sono forza trainante e forza lavorativa che può attingere a problemi del genere, problemi che si possono alleviare o risolvere in modo parziale o totale, proprio con la loro presenza che già si trova a carico della Regione. Farli lavorare in questo periodo di inondazioni,precipitazioni è obbligo morale e civile di ognuno di noi, di chi ci guarda , di chi paga le tasse e non ha niente in cambio, di chi si trova a fare un orticello per proprio conto e viene rasato al suolo alla minima pioggia, di chi viaggia su strade secondarie e si trova infangato anche con conseguenze disastrose, di chi lavora sui campi e viene travolto da un fiume in piena !. Sappiamo bene cosa si và incontro, lo notiamo tramite i media, guardare in tv tale scempio è una vergogna nazionale, sapendo che l’uomo può fare qualcosa, può fare tanto. Ora sentiamo il proclama del politico di turno che, mettendosi in mostra vorrebbe sistemare cose che non vuole realmente fare perché non dipende da lui, ma da persone che sono sempre al di sopra di tanti altri, lancia la pietra ma ritira il braccio, gente che non hanno voglia si smuoversi o mettere in atto quello che umanamente si chiede. La Regione, ha in forza i forestali per fronteggiare il problema, ha in forza i trattoristi dell’Esa che con i mezzi possono fare altrettanto, gente con esperienza pluriennale di bracciantato, dove hanno svolto il loro lavoro sui campi e nei boschi, quindi perché non impiegarli immediatamente !,in inverno si possono impiegare per il dissesto idrogeologico, in estate per gli incendi, quindi perché non stabilizzarli e averli continuamente tutto l’anno, andando anche a risparmiare su costi che lievitano durante le emergenze, andando a prevenire il problema e mettendo in sicurezza il territorio. Ultimamente alcuni sindaci e politici locali hanno sostenuto e continuano a farlo, l’utilizzo proprio di tali lavoratori che, per i piccoli comuni possono svolgere opere di ripristino e bonifica, di manutenzione essenziale per il territorio limitrofo o locale, facendo richieste e pressioni verso una Regione che fino ad oggi è stata assente a tale merito e, che deve capire che non c’è altra soluzione di impiego per risolvere il problema in modo reale e concreto ed evitare di andare a smantellare un comparto che nonostante problemi interni può rinascere e/o risorgere e cambiare il destino di una terra che attualmente non ha via di scampo !
Speriamo bene !

Il redattore di ForestaliNews
Antonio David