Iniziativa  del CELPP di Palermo per sostenere Marianna, una bambina con gravi problemi alla colonna vertebrale

“Adotta un percorso 2”. L’iniziativa è stata organizzata dal CELPP di Palermo per sostenere Marianna, una bambina con gravi problemi alla colonna vertebrale

«Il fine dell’uomo è quello di essere utile al prossimo ed il CELPP vuole esserlo. Per questo noi vogliamo che il progetto sia di tutti. Il mutuo soccorso è il solo modo per superare indenni il periodo di crisi in cui viviamo. Quindi, se volete aiutarci, mettete un salvadanaio nelle vostre attività e utenze, e noi aiuteremo tanti bimbi a realizzare terapie gratis», queste sono state le parole pronunciate martedì 17 febbraio, al termine della II^ Edizione dell’iniziativa “Adotta un Percorso CELPP 2”, da Giovanni Filippello, psicomotricista ed ideatore del CELPP, e dell’amministratore Maria Cusimano. La manifestazione ha avuto come tema principale il carnevale e come unico scopo quello di sostenere Marianna, una bambina con gravi problemi alla colonna vertebrale che, tra pochi giorni, dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico presso l'Istituto Ortopedico “Rizzoli” di Bologna. La famiglia, insieme alla figlia, sono partiti il 19 febbraio e staranno nel capoluogo lombardo circa 40 giorni. Il CELPP (Centro Educativo Logopedico Psicomotorio Psicologico), presente a Palermo in via Quarto dei Mille 11, ed a Trabia in via Tusano 29, ha suddiviso l’iniziativa in quattro giorni, organizzando diversi eventi. E’ stato presente al carnevale termitano, il più antico di Sicilia, l’8, il 15 e il 17 febbraio con il proprio stand, cui erano presenti oltre all'amministratore ed il responsabile: la pedagogista Marisabel Catalano, la quale, rimasta molto colpita dalle giornate benefiche ha detto: «Tre pomeriggi in piazza emozionanti, pochi ma tanti per riempire le giornate di piccoli gesti amorevoli. Adotta un percorso Celpp è un’iniziativa di solidarietà importante e coinvolgente. E' bastato un piccolo gesto per rendere felici i bambine regalare tanti sorrisi. Oggi, alla tenera e bellissima Marianna e alla sua famiglia, mentre domani, a tutti quei bambini che ne avranno di bisogno. Aiutare significa potere rendere la vita di qualcuno più semplice, la qualità della sua vita migliore. Ringrazio proprio tutti per la partecipazione, l’entusiamo e la collaborazione!», e la collaboratrice Cristina Filippello, che rimasta colpita dall'entuasiasmo delle persone ha espresso le seguenti parole: «L'iniziativa “Adotta un percorso CELPP” è stata una grande esperienza che ha dato ancor più lustro al centro. Sia i grandi che i piccoli erano colpiti dal nostro stand». Durante i tre pomeriggi tantissimi bambini sono stati intrattenuti dagli operatori con una “Pesca di beneficenza”. Sabato 14 febbraio presso la struttura palermitana oltre alla classica “Pesca di beneficenza”, sono stati esposti due quadri realizzati dai bambini, sia normodotati che diversamente abili, aiutati dall’artista campofelicese Francesco Licciardi, presente quest’anno alla II^ Biennale Internazionale d’Arte di Palermo, e messo in mostra anche varie maschere realizzate durante il laboratorio di autonomia, uno dei fiori all'occhiello del CELPP, durante il quale sono stati assistiti da due collaboratrici: la psicoterapeuta Angela Restivo che ha commentato con queste parole il lavoro concluso dai bimbi: «Abbiamo iniziato il laboratorio facendo vedere delle slide dove si raccontava la storia delle più importanti maschere regionali. Abbiamo successivamente dato ad ognuno di loro una fotocopia con un personaggio, in modo da conoscere le caratteristiche. Infine, i bambini hanno creato le maschere con la cartapesta. Infine, hanno concluso il laboratorio di autonomia preparando biscotti di pastafrolla a forma di maschere» e la collaboratrice Mariarosa Campanella, la quale, entusiasta del lavoro, ha commentato così il pomeriggio trascorso con i bambini: «I laboratori sono stimolanti per la loro fantasia. Ogni volta riesco ad entusiasmarli a tal punto da rendere tutto un gioco facile. Mi sento soddisfatta che anche loro possano andare oltre le loro potenzialità. Tutti possono tutto! Vederli concentrati in quello che stavano realizzando mi ha reso davvero felice e molto utile. Alcuni sostenevano che non potevano mai creare qualcosa fuori dei loro canoni, io la pensavo e la penso diversamente. Non c’è dubbio che lavorare con i bambini è molto impegnativo. Però tutto ciò mi stimola tantissimo».