Festa dei Migranti a Collesano

COLLESANO La Festa del Migrante di Angelo Asciutto ***Condivisione, accoglienza, migliore integrazione, questo il motivo conduttore della prima edizione della festa del migrante, organizzata dalla Parrocchia di San Pietro. Una buona parte degli immigrati a Collesano ha partecipato accolta con affetto, cordialità e simpatia. "Si può fare di più — ha detto il Parroco Don Pino Vacca". Infatti la parrocchia, ormai da alcuni anni, si è rivolta ai più piccoli con l′Oratorio e il servizio di doposcuola. Nell′occasione Don Pino ha rinnovato l′invito a partecipare al corso di Italiano. "Imparare la lingua è utile per una migliore integrazione — ha ribadito — esortando gli ospiti ad aver comunque cura di conservare la loro cultura". Intervenendo a nome della Comunità, Epifania Ilardo ha detto:"Per la nostra terra siete una risorsa, in tante famiglie siete chiamati a risolvere dei problemi. Voglio dirvi che in questo paese non dovete sentirvi soli; qui c′è una Comunità che vi accoglie con sincerità e vi stima nella vostra dignità. Questo nostro incontro, mi auguro, avvierà un nuovo proficuo percorso di relazioni". Per tutti riportiamo cosa pensa Hattab Djelassi, tunisino, residente a Collesano dal 2000, sposato con Mannoubia Hammami, papà di una bambina di circa un anno:"Apprezzo molto l′iniziativa e l′operato della Parrocchia nei confronti degli immigrati. Ne sono ancora più contento perché questo avviene non tenendo conto della diversità di religione, segno questo di vera fratellanza".Nella foto asci, un momento della festa.(*ASCI*) Angelo Asciutto