Corso di Storia dell’Arte sul Settecento: la villa Valguarnera di Bagheria

Organizzato dall′Associazione SiciliAntica in collaborazione con la Cattedra di Storia dell′Arte Moderna dell′Università di Palermo si terrà sabato 5 dicembre 2009 alle ore 16,30, nella Chiesa di Sant′Anna a Termini Imerese, il Corso di storia dell′arte sul Settecento. La terza lezione avrà per titolo "La villa Valguarnera a Bagheria: immagine e cultura" e sarà tenuta da Vito Chiaramonte, docente di Lettere presso l′Istituto Gonzaga di Palermo. A coordinare l′incontro Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica. Il seminario prevede 12 lezioni e diverse visite guidate: ad Acireale, Caltanissetta, Noto, Ispica, Ragusa, Modica. Alla fine del Corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese. Tel. 091 8112571 - 346.8241076. E-mail: [email protected] Villa Valguarnera 
′Villa Valguarnera era la reggia fra le case principesche della verde vallata′ scriveva il medico e studioso di tradizioni siciliane Giuseppe Pitrè. La villa è in assoluto la più imponente e lussuosa delle ville bagheresi. Gli architetti furono il frate domenicano Tommaso Maria Napoli, Gascione Vanarini, Giovan Battista e Vincenzo Fiorelli. La costruzione del palazzo fu voluto verso il 1714 dalla principessa Marianna del Bosco Gravina, sposata a prime nozze con il principe Emanuele Valguarnera. Morta la principessa nel 1733, la costruzione del palazzo venne continuata dal figlio Francesco Saverio principe di Valguarnera e poi dalla nipote Marianna, che la completò nel 1783. 
Costruita alle falde della Montagnola, collinetta da dove si ammira un suggestivo panorama dei golfi di Palermo e di Termini Imerese, si percorre l′ampio viale sovrastato nel centro da una vasta terrazza poggiata su arcate, da dove si entra nella corte del palazzo. Rendono l′ingresso solenne e austero due larghe terrazze che hanno origine ai due lati dell′imponente edificio e sotto alle quali venivano sistemate le cassette per il numeroso seguito dei signori del ′700. Sullo scalone, le statue di quattro muse, altre sono sparse per la villa.