L'arte del ceramista Totò Iachetta: ricordo del 79° anniversario della nascita
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Nel ricordo del 79° anniversario della nascita del compianto Maestro Ceramista Collesanese Totò Iachetta, memoria storica
dell′Arte della Ceramica Artistica Siciliana che ha dato lustro alla cittadina Madonita e a cui la nostra Associazione
tributa la propria costituzione.
"…Le mani lavorano con una semplicità enorme, che quando si lavora, uno non si accorge che io
lavoro…l′argilla si buca, si alza, si muove, si allarga…si fa quello che si vuole! "
L′arte della ceramica a di Collesano affonda le sue radici a circa dieci secoli fa: a tale ambito
cronologico infatti gli archeologi datano le testimonianze ceramiche ritrovate in località Monte
d′oro dove una volta sorgeva l′antico sito di Collesano.
Tra il XV e il XVIII secolo quest′arte raggiunge il suo massimo splendore tanto che nel nuovo sito
occupato dal nuovo centro di Golisano sorge un quartiere dove viene praticata e perfezionata
quest′arte, per la quale Collesano resterà rinomata.
Il toponimo "Stazzone", questo infatti sarà il nome che Collesano adotterà per indicare il quartiere
dei ceramisti, e che andrà a significare, come spiegherà lo stesso Iachetta durante un intervista, "il
luogo dietro la porta, dove venivano scaricati i sacchi di argilla".
Con il passare dei tempi le molte famiglie ceramiste di Collesano si sono tramandate di generazione
in generazione tecniche, modelli e segreti del mestiere fin quando quest′arte va via via
scomparendo anche a causa del fatto che il prodotto ceramico, dapprima usato esclusivamente per
tutti gli usi domestici e dunque di largo impiego, adesso utilizzato con una funzione essenzialmente
estetico/ornamentale, viene sostituito con i prodotti che l′industria comincia a produrre in serie e
con costi minori.
In questo contesto si inserisce la figura di Totò Iachetta, figlio d′arte che proseguì il mestiere
paterno in un′epoca, quella del dopoguerra, in cui anche l′Italia conobbe il suo boom economico e
in cui le antiche arti e tradizioni vennero soffocate e assorbite delle crescenti produzioni industriali.
Da piccolo guardava solamente il padre e il fratello lavorare la ceramica ……..
Fino a vent′anni faceva il fabbro , poi la chiamata alle armi , al ritorno l′autista e poi l′ impiegato
all′ente minerario.
Una volta che gli orari all′ente minerario cambiarono e diventarono dalle 6.00 alle 14.00 cominciò
ad impiegare i pomeriggi da De Simone e Nozetti lavorando la ceramica.
In seguito a Collesano fece le prime tre fornate nel forno del padre e siccome abitava a Palermo,
per non viaggiare quotidianamente prese un locale a Palermo , dove comincio′ a produrre ceramica
con l′aiuto della moglie Genchi Rosa.
Lavorando costantemente si ingrandisce sempre piu′ e tramanda l′arte alla figlia Cinzia che ora è
titolare del negozio in via Cappuccini 33.
Salvatore Iachetta può essere dunque definito come l′ultimo discendente e rappresentante di
questa lunga arte e tradizione, ma anche come il punto di congiunzione tra l′antica produzione
ceramica artigiana e quella industriale, e senza il quale forse oggi questa antica arte, che
fortunatamente a Collesano è stata ripresa, sarebbe andata perduta.