Castelbuono, sequestrata dai Carabinieri un'area di 15.000 metri quadri

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Castelbuono, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Cefalù, hanno portato a termine un′importante operazione di tutela e salvaguardia del territorio. Nel corso di uno specifico servizio, disposto dal superiore comando Compagnia, i militari hanno scoperto un′area di oltre 15.000 mq, adiacente ad un corso d′acqua superficiale di carattere torrentizio, all′interno della quale erano stoccati rifiuti speciali e pericolosi. Si tratta di un fondo agricolo, ubicato in una C.da del comune madonita, all′interno del quale era stata realizzata una vera e propria discarica abusiva di rifiuti consistenti in accumulatori al piombo usati, copertoni ed altri parti di veicoli a motore del tipo industriale, recipienti contenenti sostanze melmose, verosimilmente residui di idrocarburi, nonché elettrodomestici ormai in disuso e lì abbandonati, come frigoriferi completi di olio minerale diatermico. L′intera area, che presumibilmente avrebbe un valore di circa 250.000 euro, è stata posta sotto sequestro. L′operazione condotta dai militari ha anche permesso di identificare e denunciare il responsabile: si tratta di un impiegato di Castelbuono, accusato di aver realizzato e gestito una discarica abusiva di rifiuti speciali in totale assenza di autorizzazione. Nella fattispecie è stata applicata anche la nuova normativa in materia ambientale, in relazione alla dichiarazione dello stato di emergenza in materia di smaltimento di rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo. Intanto le indagini dei Carabinieri continuano per appurare se dalle parti dei veicoli a motore o dagli elettrodomestici abbandonati, siano fuoriuscite sostanze inquinanti o altri liquidi tossici, come quelli, per esempio, delle batterie degli automezzi.
In collaborazione con Mario Li Puma