Tagli ai parchi siciliani: per 150 dipendenti a rischio gli stipendi da agosto

IL VICE CAPOGRUPPO UDC: INCOMPRENSIBILE CHE QUALCUNA VADA FIERO DI UNA LEGGE FINANZIARIA CHE STA PENALIZZANDO L′INTERA REGIONE E PERSINO CATEGORIE VIRTUOSE DELL′AMMINISTRAZIONE Gli enti Parco della Sicilia rischiano di chiudere i battenti entro l′estate. Per oltre 150 dipendenti a tempo indeterminato in forza nei parchi Madonie, Etna, Nebrodi ed Alcantara c′è il concreto rischio che anche gli stipendi possano essere bloccati già a partire da agosto. Con la legge finanziaria regionale sono stati tagliati, nel silenzio del governo di Raffaele Lombardo, ben 4,831 milioni dal capitolo del bilancio (443305) che finanzia le spese per il personale. A ciò si è aggiunto un drastico taglio alle spese di gestione che sta facendo saltare le attività a tutela dei territori e delle aree protette. Riteniamo impellente che lo stanziamento per il personale dei Parchi naturalistici venga riportato a 13,4 milioni di euro". Lo afferma Toto Cordaro, vice presidente del gruppo Udc all′Assemblea regionale siciliana, a margine dell′audizione dei commissari dei Parchi siciliani presso la commissione Territorio ed Ambiente dell′Ars. "Anche se qualcuno in maniera incomprensibile va fiero della legge finanziaria approvata nelle settimane scorse, va ribadito - aggiunge Cordaro - che tale legge non sortisce effetti positivi per la Sicilia ma addirittura, come nel caso dei Parchi, penalizza elementi virtuosi dell′Amministrazione regionale decentrata. Fa specie - prosegue Cordaro - che oggi il Pd, avendo votato una finanziaria regionale che ha depauperato le risorse per i Parchi, si intesti una battaglia contro i tagli che invece non può appartenergli". Poi Cordaro affronta il tema delle politiche ambientali che rischiano di impantanarsi a causa della scure sui Parchi. "Attività importanti che vanno dal recupero di specialità arboree come gli abies nebrodensis, la riproduzione delle aquile e la vigilanza nelle aree protette, corrono il rischio di saltare.
All′allarme sociale per gli stipendi del personale - dice Cordaro - si aggiunge un allarme ambientale che fa precipitare la Sicilia agli ultimi posti nelle politiche di salvaguardia del territorio e delle aree protette. Solo in questo capitolo del bilancio regionale (443301) sono stati tagliati altri 5,456 milioni di euro ed inoltre sul capitolo delle riserve naturali (443302) ancora un taglio di 1,337 milioni".
Alla dura presa di posizione del vice capogruppo Udc all′Ars, Toto Cordaro, si associa anche Bartolo Vienna, sindaco di Geraci Siculo, comune del Parco delle Madonie. "Il governo regionale che non ha un sostegno politico ma solo surrettizio - dice Bartolo Vienna - sta penalizzando fortemente i Parchi siciliani che invece meriterebbero attenzione per la capacità di attrarre finanziamenti dall′Unione europea e per il potenziamento dell′offerta turistica a vantaggio di aree interne, ed a volte depresse, della nostra Regione".