Successo alla I° mostra del cavallo indigeno siciliano a Caltavuturo

L′ass.ne sportiva dilettantistica THE HORSES PLANET riporta a Caltavuturo la passione per i cavalli con la I° Edizione ′Mostra del Cavallo Indigeno Siciliano′ biodiversità da tutelare.
A Caltavuturo, al maneggio c/da Serra, sotto una splendida giornata estiva, numerosi sono stati i partecipanti e gli iscritti CIRCA UN CENTINAIO, accorsi da diverse zone del comprensorio madonita ad assistere e a partecipare alla manifestazione dimostrativa della "I Edizione del cavallo Indigeno Siciliano" organizzata dall′associazione "The Horses Planet" affiliata alla Lega Equestre UISP Sicilia. 
In Sicilia sono diversi i tipi genetici autoctoni (tga) ormai a rischio di estinzione, tra questi alcune Bio-diversità equine come il cavallo indigeno siciliano presente anche nelle Madonie. Un territorio le Madonie ricco di bellezze naturali, la cui tradizione agreste è fra le più antiche della nostra penisola, in cui il turismo dovrebbe svolgere un ruolo preminente, con un suolo ad elevata fertilità e una ricca vegetazione erbacea da cui deriva. A difesa e contro l′estinzione di queste razze si è schierata l′Associazione i Gattopardi impegnata già da anni ed assieme agli enti regionali del settore in attività e progetti per la conservazione della bio-diversità animale. 
In Sicilia, precisa il Presidente dell′Associazione presente alla manifestazione, dott. Vincenzo Allegra (Veterinario FEI), la salvaguardia di queste biodivesità è fondamentale, anche per evitare l′estinzione di Patrimoni genetici praticamente irripetibili. La notevole versatilità e l′alta qualità genetica hanno, sempre, reso il cavallo siciliano idoneo a varie discipline equestri, in particolare il dressage e l′alta scuola equestre. 
Famosa era nei secoli XVI e XVII "l′Accademia della Stella" fondata nel 1595 a Castelbuono e Messina da Giovanni III, Principe di Castelbuono.
Essa diede vita al prestigioso "Ordine dei Cavalieri della Stella" e fu diretta da istruttori di gran fama: primo, fra tutti, il napoletano Federico Grisone (il maestro dei maestri); seguono, Antonio de Pluvinel, maestro di Luigi XVIII; Salomon de la Brue, che introdurrà l′addestramento dolce dei cavalli, rifacendosi ai trattati di Senofonte; il decadimento economico, le lotte interne, la politica sfruttatrice dei rapaci dominatori, impoveriranno ed immiseriranno l′intero territorio delle Madonie, con effetti deleteri ancora che si fanno risentire fino ad oggi.
La premiazione simbolica e la passeggiata per i sentieri di Caltavuturo hanno arricchito la coreografia dello splendido maneggio rifatto a nuovo e in economia da tanti giovani locali sotto l′attenta guida del Presidente Giuseppe Ghiaramonte e dell′istr. Guggino Claudio.