Da Marchionne attacco volgare allo stabilimento Fiat siciliano
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"Marchionne non perde occasione per screditare la Sicilia e lo stabilimento siciliano. Prima dichiara in maniera infelice che fare impresa in Sicilia non è conveniente. Oggi, nel bel mezzo della vertenza di Pomigliano, sposta i riflettori su Termini Imerese tentado di screditare dinanzi all′opinione pubblica nazionale i lavoratori siciliani". Lo afferma il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato che sottolinea come fossero stati i vertici dello stabilimento Fiat termitano a comunicare alle organizzazioni sindacali "che erano pronti, pur di non bloccare la produzione, a modificare l′orario lavorativo per consentire ai lavoratori di poter seguire la partita Italia-Paraguay attraverso dei maxi schermi che sarebbero stati montati a spese della Fiat. Poi, improvvisamente, il dietro front dell′azienda". Conclude il primo cittadino: "Marchionne non può più prendersela con quelli che vogliono ammazzare l′industria in Italia e poi, quotidianamente, ammazzare il sistema manifatturiero di Termini Imerese che sforna auto di qualità da trent′anni". "Volgare e provocatorio": così il segretario regionale della Fiom Cgil in Sicilia, Giovanna Marano, replicando all′Ad Fiat Giovanni Marchionne. Ieri il manager dell′azienda torinese aveva criticato lo sciopero proclamato a Termini in concomitanza con la partita dell′Italia ai campionati mondiali di calcio in Sudafrica. "Il management locale di Termini Imerese - ribatte Marano - ha prima comunicato pomposamente di avere approntato gli schermi per dare modo ai lavoratori di vedere la partita e poi ha revocato la decisione presa". Fonte: [agi-ansa]