Quad-bike: 'Tra il cavallo ed il mulo' facili emozioni anche a Caltavuturo
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- Salvatore Sciortino

Il quad-bike, detto anche quad, è un quadri ciclo fuoristrada di derivazione motociclistica. Sport duro che sta prendendo sempre più campo a Caltavuturo. Uno dei primi fautori di questo sport è stato Antonio CAPUANO che a poco a poco ha coinvolto tanti altri giovani ed ora si ritrovano in un nutrito gruppetto che di volta in volta si riunisce, a percorrere sentieri e a scoprire la natura che ci circonda, anche se il rumore causato dai Quad non è molto gradevole e un pò inquinante, parliamo di "Inquinamento acustico".
Concettualmente derivati dagli ATV prodotti negli anni sessanta e settanta, i quad sono pensati per il trasporto di persone e cose su percorsi fuori strada particolarmente difficili e accidentati, quali mulattiere o greti di torrenti. Rispetto agli ATV, i quad hanno perduto le caratteristiche anfibie, guadagnando però in leggerezza e maneggevolezza sul terreno. In campo motociclistico, i quad possono essere ricondotti ai sidecar militari con due ruote motrici, già prodotti negli anni trenta da case europee come BMW, Gilera e Zündapp, oppure al Mulo Meccanico, prodotto nel secondo dopoguerra dalla Moto Guzzi. Il primo quad, propriamente detto, è stato il Suzuki Quadrunner LT 125, presentato nel 1983 e principalmente destinato al mercato statunitense. I quad al giorno d′oggi si possono dividere in 2 maxi categorie, quella dei quad Sportivi (es Suzuki LTZ-400, Yamaha Raptor) e quella dei quad Utility (Polaris Sportsman, Can-Am Outlander, Suzuki Kingquad), c′è inoltre un′altra sottocategoria che rappresenta i mezzi ibridi o anche detti Sport-utility (Polaris Scrambler, Can-Am Renegade).
La moda del quad-atv (ali terrain vehicle) dopo alcuni anni di ′incubazione′ sta diffondendosi in modo preoccupante. Mezzo nato come ′utility′ è invece usato, almeno in Italia, prevalentemente per finalità ludico-ricreative.
Le ′ragioni sociali′ di questo sport richiamano invariabilmente le solite ′paroline chiave′: Extreme, Adventure, Emotion. Il target è il turista-bambino cui vendere (o affittare) il ′giocattolone′ di moda. Meglio se rombante e inquinante. Con la sua immagine rude e spartana e i pneumatici superartigliati è l′ideale per esprimere e liberare aggressività repressa da stess di ruotine.
La moda del quad esprime bene la schizofrenia della motivazione turistica: da una parte si desidera un′esperienza fatta di benessere, ′ricarica′ fisica e psicologica, ritmi lenti, recupero e attenzione ad aspetti della vita dimenticati come paesaggi, trazzere che servivano alla pastorizia ed all′agricoltura, cose di cui Caltavuturo un tempo non tanto remoto ne faceva parte, dando lavoro ad intere famiglie, ora però che il tutto sta in qualche modo scomparendo si punta alla ricerca spasmodica di esperienze adrenaliniche applicando alla ′vacanza′ o alla ′escursione′ i modelli della velocità della mercificazione.
Emozioni facili e riqualificazione di una destinazione turistica come ′terreno di gioco′ tra fiumiciattoli, fango, polvere, nell′immediato i soggetti direttamente coinvolti hanno un beneficio, in quanto liberi di immergersi in modo diretto nel paesaggio naturalistico, facendone parte.
Il Quad mania, come tutti gli sport estremi comporta spirito di sacrificio non solo corporeo ma anche a livello economico cosa che i giovani locali stanno sperimentando a poco a poco.