A Termini inquieta il silenzio della politica

Gli operai della Fiat di Termini Imerese attendono l′esito del referendum di Pomigliano e non nascondono che è proprio il progetto di trasferimento della produzione della Panda dalla Polonia allo stabilimento campano ad aver decretato la fine della loro fabbrica, che nel 2011 chiuderà i battenti. Oggi davanti ai cancelli si respirava un′apparente normalità; ma, dice il segretario provinciale della Fiom, Roberto Mastrosimione, "sappiamo tutti che con il sacrificio dello stabilimento siciliano la Fiat riempie il vuoto che si è creato in Polonia, dove andrà la produzione della Lancia Ypsilon, attualmente prodotta da noi". Domani a Termini Imerese sarà l′ultimo giorno di lavoro prima della cassa integrazione che si protrarrà fino a martedì 29 giugno e questa mattina i delegati Fiom della Fiat e dell′indotto si sono riuniti perché preoccupati dal disinteresse che è calato sul futuro dello stabilimento: "La Fiat andrà via, d′accordo - aggiunge Mastrosimone -, tutti sono concentrati su Pomigliano, ma nessuno pensa a dare risposte a 2.200 lavoratori. Per ora tutto è fermo e, soprattutto, ci inquieta il silenzio della politica". Fonte: [lasicilia.it]