La festa di San Giovanni Con degustazione di fave e patate
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- Angelo Asciutto

Tra religiosità, tradizione, un pò di magia e all′insegna dei buoni sentimenti, giovedì 24 giugno ritornerà la festa di San Giovanni, ritornata in auge grazie all′associazione I Gattopardi che l′organizzano in collaborazione con il Comune di Castelbuono e gli esercenti locali. La predetta associazione, guidata dal dottor Vincenzo Allegra non è nuova a muoversi negli ambiti tra arte, storia, cultura e sicilianità e la festa di San Giovanni offre spunti diversi, ivi incluso quello culinario tipico della cultura contadina fatta di cibi frugali e di semplicità.
"In passato — ricorda con nostalgia il dottor Allegra — momento particolare era il dono al Santo di garofani rossi (perché martire) e bianchi (perché puro) e la devozione di vestire i bambini come il santo, cioè con una pelle di pecora fatta a tunichetta o in mancanza con una tunica di stoffa bianca. Purtroppo di tutto questo non rimane che il ricordo appannato". Rimane comunque la caratteristica della festa di strada che doveva servire e serve tuttora a rinsaldare legami e sentimenti: preparare i pentoloni, le fave e le patate da cucinare, costruire l′altarino era ed è tuttora un impegno comunitario che coinvolge tutti, grandi e piccoli, senza distinzione di ceti. Come non ricordare in passato il rito del comparatico e del commaratico, vincoli che duravano tutta la vita e che andavano ben oltre la parentela.
Ed ecco il programma: il 24 giugno in piazza Minà Palumbo alle ore 21 la tradizionale degustazione di fave e patate bollite; alle 22,30 lo spettacolo di cabaret con Carlo Kaneba, inviato speciale di Striscia La Notizia.
Nella foto "Le Quadare o quarare all′opera"