Due milioni a una Coop. I dubbi della Corte dei Conti
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A Casteldaccia ritorna alla ribalta lo strano caso della cooperativa "Esseci" di Caltavuturo. Una piccola cooperativa a cui il Comune sta pagando quasi due milioni di euro per un incarico affidato nel maggio 2004: "Completamento e definizione degli accertamenti Tarsu e Ici e relativa costituzione della banca dati" riguardo il periodo 1999-2004. La retribuzione? il 32% più iva (lordi, più del 38%) dell′evasione recuperata. Complessivamente, circa 1 milione e 900.000 euro. Il caso ha già attirato l′attenzione - su richiesta del gruppo di opposizione "L′alternativa per Casteldaccia" - della Corte dei Conti e dell′assessorato regionale alle enti locali. Al centro della questione non c′è la retribuzione elevata, bensì l′affidamento dell′incarico, avvenuto per semplice "chiamata diretta". E qui la legge è chiara: quando si tratta di servizi che riguardino, anche indirettamente, l′accertamento e la riscossione delle imposte, bisogna procedere con una gara pubblica. Ma il sindaco sostiene che si tratta di "anagrafe tributaria", mica di "accertamento". Una precisazione che però non ha cancellato le perplessità della sezione controllo della Corte dei Conti, che il 10 maggio scorso si è espressa con una nuova delibera. Nell′ambito delle "misure correttive" al bilancio consuntivo 2009, la Corte ha sottolineato le "criticità in materia di affidamento del servizio relativo all′attività di recupero dell′evasione tributaria". Ricorda di aver espresso, con una vecchia delibera, numerose perplessità riguardo al bilancio 2007 e che il consiglio comunale non ha fatto niente. Non ha adottato "misure consequenziali" e si è limitato a "prendere atto" dei dubbi dei magistrati contabili. Nessuna misura correttiva, nessun intervento per mettere in chiaro la faccenda delle Esseci. Per questo, sostiene la Corte, c′è ancora l′esigenza di "adottare adeguate misure consequenziali". Un batti e ribatti fatto di carte, espressioni desuete e linguaggio burocratico che ha come obiettivo quello di pressare, far capire all′ente comunale che c′è qualcuno che controlla. D′altra parte, è bene ricordare che la sezione controllo della Corte dei Conti non ha poteri d′inchiesta ed agisce con i comuni in un rapporto collaborativo. Non prende iniziative ma suggerisce agli organi comunali cosa è più adeguato fare. Un bel capitolo viene dedicato alla Esseci nella relazione conclusiva dell′ispettore Girolamo Ganci, inviato l′anno scorso a Casteldaccia dall′assessorato agli enti locali. L′ispettore fa una cronaca dettagliata della vicenda, dal 2004 ad oggi. Elenca tutti i sospetti di illegittimità, mette insieme tutte i documenti che è riuscito a raccogliere, compresi due ricorsi alla Commissione Tributaria presentati da due cittadini di Casteldaccia sulle cartelle Tarsu. Nessun giudizio sulla vicenda, ma un′attenzione che ben rappresenta la specialità del caso. Fonte: [90011.it]