COMUNICATO:  I Sindaci si riappropriano del ruolo di garanti della salute dei cittadini?

Qualche settimana fa sono intervenuto pubblicamente per informare i cittadini del comprensorio madonita ad accettare passivamente che si parlasse di riassetto sanitario in Sicilia e nel nostro comprensorio senza che le comunità locali fossero coinvolte.Notavo, infatti, una totale assenza del territorio al dibattito in corso sulla riorganizzazione del sistema sanitario nei distretti di Termini, Cefalù, Petralia Sottana.
Nel distretto di Cefalù, in particolare, era aperta la partita della nomina del consiglio di amministrazione della fondazione Giglio-San Raffaele.
Non voglio apparire presuntuoso, ma già nel mese di Maggio 2008, ho chiesto al Sindaco di Cefalù di convocare i Sindaci del distretto interessato.
La stessa sollecitazione veniva fatta successivamente anche dai Sindaci di Campofelice e Collesano.
Il Sindaco di Cefalù ha ritenuto non ascoltare la richiesta e, con mancanza totale di considerazione verso i rapporti istituzionali che normalmente fanno dialogare le istituzioni pubbliche, non ha ancora dato riscontro a quella nota.
Nel frattempo i giochi politici dei palazzi "vellutati" della politica siciliana decidevano il da farsi su come "porre sotto controllo" la Fondazione.
È di questi giorni la nomina del nuovo C.d.A. della Fondazione che vede nominati come Presidente un medico che attualmente opera nel Nord Italia, il Dottore Iacolino, Direttore Generale A.S.L. 6- Palermo e il Sindaco di Cefalù.
Così a freddo, viene da pensare che i silenzi di questi mesi siano serviti affinché le mediazioni politiche non fossero disturbate, permettendo alla politica palermitana di trovare, sulla nostra pelle, un accordo per spartirsi la gestione del Giglio-San Raffaele.
Chi scrive, in questi anni ha sempre avuto un atteggiamento vigile e critico, libero da schemi preconcetti sulla gestione dell′ospedale del nostro distretto; inoltre, ove possibile ho cercato di non delegato nessuno a rappresentare le istanze dei cittadini su tali argomenti.Oggi prendo atto che qualcuno ha cercato di chiudere i giochi tenendo conto solo di equilibri politici interni alla maggioranza di centro destra, al governo della nostra Regione, con buona pace degli obiettivi dell′Assessore alla Sanità Massimo Russo, di ricorrere ai principi di trasparenza ed efficienza per l′attività della sanità siciliana, individuando uomini competenti e scevri da interessi di parte, in un settore che è la più oliata macchina clientelare che la classe politica siciliana abbia creato.Io non darò giudizi sulle persone nominate; voglio solo riflettere ad alta voce su tutto ciò che è successo.Perché il direttore generale dell′A.S.L. 6 si autonomina componente del C.d.A. della Fondazione?
Non è strano che chi ha il compito di controllare ora diventa diretto amministratore di una struttura controllata?
Forse che non esistano altre persone competenti da nominare?
Il Sindaco di Cefalù, mi auguro, indichi quale progetto e quali proposte ha da presentare affinché il presidio sanitario Giglio-San Raffaele diventi sempre più struttura sanitaria di eccellenza, senza tralasciare il compito primario che l′ ospedale ha per i residenti.
Inoltre indichi quale priorità dà alla sua attività di componente del C.d.A.
Le mie domande sono rivolte al collega Sindaco che, a parer mio, dovrà assumere il ruolo di rappresentante del distretto e non rimanere prigioniero dei giochi mediocri di certa politica e degli interessi di lobby che hanno fini diversi da quelli di coloro che vogliono dare efficienza e servizi alle nostre comunità.
Oggi rilevo che il Sindaco di Cefalù è scollegato dal territorio.
Non mi esprimo su chi dovrà assumere il ruolo di Presidente del C.d.A.
So che la scelta è stata imposta dal Presidente Lombardo.
Aspettiamo e ci auguriamo che il designato non consideri le Madonie terra di conquista e apra un confronto costruttivo con i Sindaci, primi garanti della salute dei cittadini.Vista la disponibilità dichiarata dall′Assessore Massimo Russo, scaturita durante l′incontro con i Sindaci del distretto di Cefalù il 27 febbraio u.s., ritengo che il nostro territorio possa avere una occasione importante nel riassetto della sanità del nostro comprensorio introducendo nuovi metodi di coinvolgimento e partecipazione attiva delle comunità locali nelle scelte che interessano i servizi da rendere ai cittadini.
Infatti, con la possibilità data ai Sindaci di esercitare la scelta di uno dei tre esperti preposti alla verifica e al controllo della gestione della Fondazione nel rispetto della convenzione precedente, si apre una nuova epoca, non più centralistica ma socializzante dei processi.
Mi auguro ancora che i Sindaci dei comuni dei distretti sanitari di Termini, Cefalù, Petralia Sottana, riescano a esprimere in modo corale, senza campanilismi, una visione univoca del territorio e dell′offerta dei servizi sanitari nella prospettiva che si devono offrire nei tre nosocomi assistenza sia per i residenti ma anche per quanti sceglieranno il nostro comprensorio per farsi curare, informati e rassicurati da una sanità che funziona.
Se sapremo fare tutto ciò, partirà veramente la "Città a rete Madonita", quinta come dimensioni regionali, che vede popolazioni che hanno sempre creduto nel proprio futuro e che non si sono tirati indietro nell′affrontare le nuove sfide.Questa è, in sintesi, l′attività che in questi giorni si sta portando avanti. Chi scrive si spenderà fino in fondo affinché la sanità nel nostro comprensorio e in Sicilia sia al servizio dei cittadini ed esca dalla logica della spartizione politica.Tutto ciò si può avverare se vi è un forte impegno dei consigli comunali, del mondo sindacale, delle organizzazioni di categoria e del volontariato nel settore socio sanitario.
Castelbuono 10.03.2009. Il Sindaco Mario Cicero