Furti in casa e nei negozi, scoperta gang di disoccupati

Recuperata dai carabinieri la refurtiva di vari raid compiuti ad Alia. I colpi, opera di una gang, erano stati realizzati tra l′ottobre 2009 e lo scorso aprile nelle abitazioni private di numerosi residenti, in esercizi commerciali e in auto in sosta.
Gli investigatori sin da subito sono stati convinti che gli autori dei reati fossero persone del luogo, considerata la frequenza e la velocità dei furti.
Una serie di valutazioni ha fatto restringere il cerchio su alcuni soggetti disoccupati. Nel corso delle ultime ore la vicenda ha subito un′improvvisa evoluzione, quando un carabiniere, libero dal servizio, ha notato un 26enne disoccupato incensurato uscire da una gioielleria di Cerda mentre contava una grossa cifra di denaro. E′ stato così accertato che l′uomo, di Alia, aveva consegnato dell′oro riferendo al gioielliere che si era da poco separato dalla moglie e che si voleva disfare di quei ricordi scomodi. Ma subito è stato appurato come i gioielli corrispondessero ad alcuni di quelli denunciati dalle vittime dei furti. Peraltro, la fede nuziale consegnata al negoziante riportava all′interno incisa la data del matrimonio: 1988, quando il 26enne aveva appena 4 anni.
E′ seguita la prequisizione nell′abitazione del sospettato dove sono stati trovati circa 200 oggetti, tra cui una memory card con all′interno delle fotografie di momenti felici che uno dei denuncianti temeva di avere oramai irrimediabilmente perso. Le impronte del giovane adesso verranno adesso comparate con alcune di quelle presenti sulle scene del delitto. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione del gioielliere di Cerda, mentre il ladro è stato già segnalato alla procura di Termini Imerese per il reato di ricettazione.