I 'consumi responsabili' a SoLeXP 2010

Il seminario dal titolo "Acquisti etici e responsabili possono incidere sul tessuto socio-culturale e sul sistema economico e produttivo della nostra società attraverso la filiera corta" ha chiuso la tre giorni organizzata dal CoMeSS, Consorzio Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, che si è svolta nella cittadina normanna di Cefalù. Gli appuntamenti inseriti nell′ambito della rassegna SoLeXP 2010 — Reloaded in Cefalù hanno dato vita a convegni, forum e dibattiti incentrati su tematiche quali: nascita, allattamento e svezzamento, imprese responsabili, territori responsabili e consumi responsabili. Nel corso di questa seconda edizione di SoLeXP, Esperienza Sostenibile e Legale, operatori pubblici e privati hanno dato il proprio contributo per la costruzione di una progettualità finalizzata al Bene Comune. Il seminario "Acquisti etici e responsabili possono incidere sul tessuto socio-culturale e sul sistema economico e produttivo della nostra società attraverso la filiera corta" ha rappresentato un′importante occasione per sottolineare come il consumatore sia un soggetto attivo dell′economia. Oggi, infatti, ‘stimolare′ i consumi sembra l′unica ricetta plausibile proposta da media e amministratori pubblici per superare la crisi. Il consumatore, da elemento che inerte riattiva l′economia, può imparare ad essere soggetto attivo del cambiamento, individualmente attraverso la qualità delle proprie scelte e, collettivamente, attraverso la partecipazione ad organizzazioni orizzontali di consumatori. Imparare ad essere consumatori attenti e critici è oggi una strada percorribile per essere cittadini. Alla serata conclusiva di ‘SoLeXP 2010 — Reloaded in Cefalù′ hanno preso parte, fra gli altri, Pietro Di Marco ematologo e cofondatore di Natura Express Srl; Paolo Guarnaccia Rete Rifiuti Zero; Pippo Privitera Presidente Regionale Slow Food; Giovanni Ruvolo Rete Gas Sicilia, Salvatore Cacciola Coordinatore Rete Fattorie Sociali e Nicola Clemenza Consorzio di Tutela Valli Belicine e Domenica Di Baudo Sindaco del Comune di Valledolmo. "Il Consorzio di Tutela Valli Belicine nasce poco più anno fa e, ad oggi, raggruppa 270 aziende agricole — ha spiegato Nicola Clemenza — Il nostro obiettivo è quello di giungere a costi vantaggiosi, relativamente all′acquisto di un prodotto e, soprattutto, cerchiamo di sottrarre quest′ultimo alle grinfie di commercianti senza scrupoli. Attraverso il nostro operato intendiamo valorizzare e riportare in luce il patrimonio artistico, storico e culturale del mondo agricolo che, con prorompenza, deve venir fuori ed imporsi sul mercato". "Non possiamo accettare che i prodotti abbiamo costi che, per così dire, non stanno né in cielo né in terra — ha proseguito Clemenza - soprattutto se ci soffermiamo a pensare quali sono i costi della manodopera. In sintesi, per il bene di tutti, il Consorzio di Tutela Valli Belicine vuol offrire prodotti sani e genuini che siano frutto della nostra terra". "Stiamo aiutando i piccoli produttori a consorziarsi per essere più competitivi. Da qui l′idea di creare un distretto di economia solidale". Così Giovanni Ruvolo di Rete GAS Sicilia nel corso del suo intervento. "L′idea del Gruppo è quella di far uscire le persone dalle case per condividere, con altri, determinate attività che hanno come base il cambiamento culturale — ha precisato Ruvolo — Chi entra a far parte di un GAS deve essere convinto del fatto che la condivisione e la cooperazione possono portare a cambiare, in positivo, un territorio. Rete GAS Sicilia, quando è nata contava solo cinque famiglie poi, nel giro di un anno, questo numero è lievitato sino a 180 perché molti hanno visto cambiare il loro destino aziendale. Quando produttori e consumatori si pongono dalla stessa parte si possono realizzare processi che il singolo crede siano impensabili. Inoltre non dimentichiamo mai che acquistando in maniera etica si può fare tanto per salvaguardare l′ambiente e per combattere anche la criminalità mafiosa".