CHI ERA LO NIGRO?

Lo Nigro era ricercato dal 15 gennaio 2008, quando era stato colpito da un provvedimento cautelare, emesso dalla DDA di Palermo, per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsioni, e subito inserito, tenuto conto del suo peso criminale, nell′elenco dei 100 catturandi più pericolosi.
Antonio Lo Nigro è una figura emergente nelle famiglie palermitane. Il collaboratore Franzese ne parla diffusamente come uno dei principali interlocutori di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, all′epoca della loro latitanza, uomo di fiducia di Andrea Adamo, successivamente arrestato con i due boss.
Colpito da provvedimento cautelare nell′ambito dell′operazione "Addiopizzo", Lo Nigro fugge in Calabria dove trascorre le "vacanze" nell′estate del 2008. Il suo nascondiglio è a Siderno (RC), Lido Tropical. Qui il 23 agosto viene notato dai militari dell′Arma che tentano di accerchiarlo. Lo Nigro scappa e scompare di nuovo.
In un quartiere storico della mafia, Lo Nigro acquisisce una crescente considerazione oltre che per i suoi legami anche per le sue dirette parentele con Piero e Francesco Lo Nigro, personaggi di spicco negli anni ′60, arricchitisi con il contrabbando di sigarette. D′altra parte Lo Nigro è anche nipote di Pietro Tagliavia, boss storico della famiglia di Corso dei Mille.
È ancora Franzese che parla definendolo "uno dei più grossi trafficanti di droga… Sandro Lo Piccolo mi diceva che i Lo Nigro erano diventati ricchi con la cocaina insieme ai Tagliavia".
Le ultime conferme arrivano dall′operazione "Perseo". Lo Nigro è il reggente riconosciuto del mandamento di Brancaccio. Al suo fianco il cugino Ludovico Sansone, oggi latitante.
Durante i colloqui tra Capizzi, Scaduto, Spera e Adelfio, per la ricostituzione della Commissione, Antonio Lo Nigro viene riconosciuto a capo del mandamento. E tutti sono d′accordo sul suo ruolo, anche Lo Presti, confermando la rapida e solida ascesa di questo latitante eccellente.
In tale quadro, Lo Nigro è certamente un "moderato", in grado di interporsi unitamente a Ludovico Sansone, tra Lo Presti e Scaduto, con un rapporto privilegiato con il mandamento di Bagheria, che trova conferma proprio nella sua cattura nella città, dove evidentemente continuava a tessere i propri rapporti e affari illegali.
Primo fra tutti il traffico di stupefacenti che rappresenta il "valore aggiunto" di Lo Nigro nei confronti delle famiglie mafiose. Resta indubbia, infatti, la sua capacità di finanziare l′organizzazione mafiosa, gestendo con abilità i flussi di stupefacente.
In definitiva, proprio le risultanze dell′operazione "Perseo" individuano lo spessore criminale di Lo Nigro e il suo ruolo centrale.