Definiti i primi tre punti su cui lavorare per «internazionalizzare» l´artigianato termitano

Definiti i primi tre punti su cui lavorare per «internazionalizzare» l′artigianato termitano.
Nella conferenza di ieri, a Termini Imerese, alla quale ha partecipato il Segretario Generale del Centro Studi Parlamentari di Roma, Mons. Lucas Giacalone La creazione di una «Camera di Commercio privata» su Termini Imerese; l′avvio di collaborazione tra il Cento Studi Parlamentari e l′Ordine degli Avvocati di Termini, anche per organizzare cooperazioni con la categoria dei Paesi dell′Est; la creazione di «Consorzi» o di «Filiere» di aziende omogenee per prepararle alle attività di interscambio con i Paesi dell′Europa e del Nord Africa. Sono questi i primi tre progetti su cui l′ERSMA srl sta lavorando insieme al Segretario Generale del Centro Studi Parlamentari di Roma, Mons. Lucas Giacalone, in visita a Termini Imerese giovedì e venerdì scorsi.
Tre progetti che vogliono avere l′ambizione di lanciare l′artigianato termitano oltre confine. «L′artigianato siciliano — ha spiegato Fabio Siragusa, punto di riferimento della struttura Centro Servizi Aziendali ERSMA srl (zona industriale di Termini Imerese) - è presente all′estero ma può fare di più. Sono dei casi molto isolati e "fai da te". Per questo vogliamo parlare di "internazionalizzazione", cioè non solo di beni e servizi che si esportano per l′arricchimento, ma parliamo soprattutto di "interscambio" di persone, di beni e di servizi laddove l′impresa siciliana può esportare i propri prodotti e la sua professionalità. Vogliamo, quindi, realizzare un interscambio professionale, culturale e imprenditoriale perché nel nostro territorio ci sono giovani che vogliono fare impresa ma vanno aiutati e con Mons. abbiamo trovato un forte punto di incontro e disponibilità immediata». Mons. Giacalone si configura, quindi, come un punto di riferimento per chi vuole fare impresa e per far decollare l′artigianato termitano all′estero. Tra i primi passi, dunque, la creazione di Filiere in grado di garantire qualità e serietà dell′artigianato locale.
Per Mons. Giacalone è necessario «riappropriarci del nostro territorio e dei suoi valori. Solo così sarà possibile rendere produttiva la Sicilia ponendola al centro degli scambi con l′Europa, come lo era nel lontano passato». È quanto ha detto nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri, presso la sede storica del Comune, a conclusione della sua visita a Termini Imerese sottolineando che occorre «ridare ai giovani fiducia e speranza di riappropriarsi della propria terra e di allontanarsi da una la politica di assistenzialismo». «Penso — ha aggiunto poi - che il motore della nostra terra siano gli artigiani. La Sicilia ha grandi risorse naturali ma il turismo non ha mai decollato come avrebbe dovuto». Così, con la sua visita, il Mons. ha messo «a servizio di questi artigiani il Centro Studi Parlamentari, per aiutarli a crescere anche a livello internazionale, a creare filiere e consorzi e per qualsiasi altra necessità di crescita».
Non è mancato il riferimento alla Fiat. « I sigg. Agnelli non guadagnano per le casse dei siciliani né per quelle degli italiani pur avendo attinto tanto dalle casse dello Stato. Ma anche noi abbiamo avuto le nostre colpe perché ci siamo rassegnati. Ci siamo dati un programma definitivo che è legato all′idea di Termini come fiore all′occhiello del territorio. Non possiamo restare legati alla Fiat, che ha fatto crescere il Nord, dobbiamo tornare a riprenderci la nostra terra».
Una giornata alla quale Mons. Giacalone può «dare importanti opportunità e mettere in campo grandi professionalità», secondo il sindaco Burrafato. Elementi che «servono oggi ad un territorio che vive una grande sofferenza ma che ha anche voglia di rialzarsi». «Penso — ha aggiunto - che tutti dobbiamo lavorare per rimettere in positivo questa città e soprattutto questo tessuto imprenditoriale perché le condizioni ci sono e bisogna sfruttarle. La visita di oggi è lo start up di un rapporto di collaborazione che ci porta a condividere qualsiasi progetto capace di attrarre investimenti e sviluppare l′occupazione. In proposito, un dato recente riporta che sono 3 su 4 i giovani del nostro territorio, tra i 18 e i 25 anni, ad essere disoccupati. Un dato che la dice lunga sullo stato di sofferenza della nostra città».
Il Segretario Generale, che ha origini siciliane, ha incontrato, tra giovedì e venerdì, le imprese artigianali del territorio, il segretario cittadino di Casartigiani, Giuseppe Profita, i rappresentanti del Club Lions della città (il Past Governatore del Distretto 108Yb, Franco Amodeo, i Presidenti di Termini Himera Cerere, Carmen Bonomo Innati, Termini Imerese Host, Salvatore Mantia, e Leo Club, Benedetto Pecoraio), la Resp. I circ. del Service Nazionale "La Costituzione, conoscerla per amarla", Avv. Marina Pace, l′Ordine degli Avvocati di Termini, Avv. Carmelo Pace, il sindaco Salvatore Burrafato, il presidente del consiglio comunale, Stefano Vitale, l′assessore alle Attività Produttive, Giuseppe Volante, e le Forze dell′Ordine. Presenti il Capitano dei Carabinieri, Angelo Pitocco, il Comandante della Capitaneria di Porto, Carlo La Bua, l′Ispettore Cancella, della Polizia di Stato, il Comandante della Polizia Municipale, Antonio Calandriello. Foto con, da sinistra, Fabio Siragusa (resp. ERSMA srl), Mons. Lucas Giacalone, Giuseppe Profita (segr. Casartigiani-Termini Imerese).
Foto con: da sinistra, Ispettore Cancilla, Polizia di Stato, Comandante Capitaneria Porto Carlo La Bua, Capitano Carabinieri Angelo Pitocco, sindaco Salvatore Burrafato, Mons. Lucas Giacalone, Stefano Vitale, Pres. Consiglio Comunale, Comandante Polizia Municipale Antonio Calandriello. Maria Grazia D′Agostino
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