AREF - Audizione V Commissione ARS

Giovedì 29 luglio 2010, alle ore 13.00, si è tenuta presso la V Commissione legislativa Cultura, Formazione e Lavoro dell′Assemblea Regionale Siciliana, l′audizione dell′AREF (Associazione Regionale degli Enti di Formazione Professionale operanti in Sicilia), avente come oggetto la riforma della formazione professionale in Sicilia e i problemi connessi al comparto. Presenti ai lavori il Presidente dell′AREF, dr. Luciano Luciani, accompagnato dal Vice Presidente, Avv. Francesco Menallo e dall′On.le Pippo Cipriani in rappresentanza dell′Istituto Italiano Fernando Santi; Luciani ha consegnato una corposa documentazione ed ha esposto alla Commissione le linee strategiche indicate dal direttivo dell′AREF, di seguito riportate. 1) Condizione preliminare ed imprescindibile per la bonifica (la parola riforma è riduttiva) del settore della Formazione Professionale in Sicilia è il ritorno al rispetto delle regole, cominciando dalle previsioni della l.reg.sic. 24/76; 2) In conseguenza di ciò vanno sottoposti a valutazione (e non certo ad autocertificazione!) tutti gli enti di formazione affinché si verifichi la sussistenza dei requisiti di cui alla l.reg.sic. 24/76 e successive modifiche ed integrazioni (esperienza triennale nel settore, locali, attrezzature e PERSONALE adeguati allo svolgimento dei corsi, ecc.); 3) Altro punto fermo di ogni ragionamento sul riassetto del settore non può che passare attraverso la dichiarazione di appartenenza al medesimo settore ed ambito di intervento del personale della formazione professionale ex l.reg.sic. 24/76, degli O.I.F. e degli Sportelli multifunzionali. Gli Sportelli multifunzionali, difatti, non sono e non devono essere considerati solo una stampella per la produzione cartacea dei vari Centri per l′Impiego, ma debbono rappresentare l′elemento trainante delle attività formative, di cui garantiscono lo sviluppo, l′ideazione innovativa ed il monitoraggio; 4) Si dovrà pensare, garantita e finalizzata la spesa, alla riqualificazione del personale degli enti tramite una specifica collaborazione con i poli universitari regionali che potrebbero in breve contribuire a rialzare il livello - e la tipologia - delle attività formative proposte, raccordandosi, nella progettualità, con le Camere C.I.A.A. siciliane ed i Consolati dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo; 5) In tale processo di razionalizzazione, ove ancora esistenti - e non ancora sostituite da "libere associazioni di Comuni", assimilabili agli A.T.O., come ambito territoriale- giocherebbero un ruolo rilevante le Provincie regionali, in modo da coinvolgere, in tale processo di rinnovamento, anche le aree allo stato servite pochissimo e male dalla Formazione Professionale, come le provincie di Enna e di Caltanissetta; è noto, difatti, che nel resto d′Italia gli interventi formativi sono pensati, organizzati e gestiti su base provinciale e non regionale, come accade in Sicilia, in cui persino il finanziamento non è più- da anni - ancorato al territorio provinciale. Associazione Regionale degli Enti di Formazione Professionale operanti in Sicilia
[email protected]