Arrestato 50enne termitano per stalking
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I Carabinieri della Stazione di Termini Imerese nella mattinata odierna hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 50enne di Termini Imerese. L′accusa gravante sul conto dell′uomo è di "atti persecutori" nei confronti della coniuge separata e dei figli, nati dall′unione con la predetta. L′uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, non sarebbe riuscito ad accettare la separazione dalla coniuge e si sarebbe reso responsabile di vari atti, integranti appunto il reato di "atti persecutori", il c.d. stalking, introdotto nel nostro ordinamento con il decreto legge 23 febbraio 2009 n.11 (convertito in legge 23 aprile 2009 n.38), dal termine inglese "stalk" (fare la posta), con il quale si vuole fare riferimento a condotte persecutorie e di interferenza nella vita privata di una persona. Il reo avrebbe fatto continue pressioni e tenuto comportamenti vessatori, sia nei confronti dei figli che della ex coniuge, per costringere quest′ultima a ritornare con lui: continui passaggi sotto casa e nei luoghi frequentati dalle vittime, pressioni fatte direttamente o per interposta persona, minacce velate o talvolta esplicite di morte. I familiari, dopo una prima denuncia all′Autorità Giudiziaria, avevano ottenuto il provvedimento cautelare dell′allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dagli stessi, vedendosi costretti a cambiare addirittura domicilio. Ma la prima misura non ha avuto efficacia ed il perdurare del comportamento "molesto" del presunto stalker ha portato, nella data di ieri, il Giudice per le Indagini Preliminari ad emettere la misura cautelare più grave degli arresti domiciliari, nell′attesa che il procedimento penale faccia il suo corso e per evitare, come talvolta alcuni casi di cronaca a livello nazionale hanno evidenziato, gravi conseguenze per le vittime.