OPERAZIONE CAMALEONTE 2: Le estorsioni

Un cenno particolare meritano le indagini dei Carabinieri sull′attività estorsiva posta in essere da Cosa Nostra nel territorio termitano. Nel corso degli ultimi 4 anni di indagine sono diverse decine le richieste di pizzo documentate dai militari attraverso intercettazioni e filmati, contestate, a vario titolo, agli indagati tratti in arresto in data odierna.
Le vittime sono soprattutto imprenditori edili che hanno svolto e ed effettuano lavori nel territorio, e che vengono costretti a versare nelle casse di Cosa Nostra il 3% dell′importo dei lavori, ma anche vari commercianti di Termini Imerese, Trabia e Sciara, oltre ai titolari di attività imprenditoriali ubicate nella zona industriale di Termini Imerese.
I militari auspicano che questi successi investigativi possano aprire una breccia nel muro di omertà che ancora regna tra gli imprenditori locali. Dal 2000 ad oggi i casi di estorsione denunciati dalle vittime si contano sulle dita di una mano, dato che rivela quanto ancora alto sia il livello di reticenza da parte delle vittime di estorsione nel territorio termitano.
Nei prossimi giorni saranno ascoltati tutti i titolari delle imprese interessate dalle indagini: se queste vittime decidessero di collaborare con gli investigatori sarebbe un grosso passo in avanti in un territorio ancora martoriato dal pizzo e dalla mafia, altrimenti si dovrà procedere alla loro denuncia per favoreggiamento.