ARRESTATI OGGI DUE FIANCHEGGIATORI DI RACCUGLIA E SEQUESTRATI 50 MILIONI IN BENI A IMPRENDITORE
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OPERAZIONE ANTIMAFIA DEI CARABINIERI DI PALERMO: ARRESTATI DUE FIANCHEGGIATORI DEL LATITANTE DOMENICO RACCUGLIA E SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 50 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE EDILE PALERMITANO
Nelle prime ore di stamattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, hanno proceduto all'arresto di due appartenenti a "Cosa Nostra", della famiglia mafiosa di Altofonte (PA), Andrea DI MATTEO, nato ad Altofonte (PA) il 17.10.1967 e Salvatore Giuseppe RACCUGLIA, nato ad Altofonte (PA) il 20.12.1959 in esecuzione a una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del capoluogo, in quanto accusati di associazione mafiosa e favoreggiamento.
Contestualmente gli stessi militari hanno proceduto ad un sequestro di beni, scaturito da autonomo procedimento di prevenzione, a carico di noto imprenditore palermitano GRAZIANO Vincenzo, che, operando in stretta sinergia con esponenti di spicco di "Cosa Nostra", ha provveduto a riciclare, dissimulandone la provenienza e reinvestendolo in attività economiche formalmente lecite, un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare quantificato in circa 50 milioni di euro. I provvedimenti cautelari personali scaturiscono dalle indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Palermo nell'ambito delle attività finalizzate alla cattura dell'allora latitante RACCUGLIA Domenico.
Nello specifico, l'ingente mole di elementi acquisiti a carico dei due indagati ha permesso, da un lato, ad acclarare la loro intraneità alla consorteria mafiosa operante in territorio di Altofonte (PA) e dall'altro ha dimostrato la loro funzione di favoreggiatori del latitante, estrinsecatosi nel fornire ai familiari di questi un supporto sia logistico sia economico durante le delicate fasi dei vari ricongiungimenti del RACCUGLIA Domenico con i suoi prossimi congiunti.
Contestualmente sempre i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, nel contesto di attività di indagine finalizzata all'individuazione delle disponibilita' economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all'organizzazione mafiosa "cosa nostra", hanno sottoposto a sequestro un ingente patrimonio ammontante a circa 50 milioni di euro, illecitamente accumulato da GRAZIANO Vincenzo nato a Palermo il 12.06.1951, imprenditore mafioso, già arrestato nel 2008 per associazione mafiosa ed estorsione, ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa dell'Acquasanta.
Il GRAZIANO in relazione a tali vicende è stato rinviato a giudizio e, con sentenza emessa dal G.U.P. presso il Tribunale di Palermo in data 16.07.2009, condannato a 5 anni di reclusione. Tale condanna veniva aggiunta in continuazione alla precedente condanna definitiva a 8 anni di reclusione emessa dalla Corte d'Appello di Palermo in data 16.07.1996.
Sin dagli anni '80 GRAZIANO Vincenzo è stato ritenuto collegato alla famiglia mafiosa dell'Acquasanta, unitamente ai fratelli Angelo, Giovanni, Ignazio e Domenico, come dimostrano anche i suoi precedenti per favoreggiamento personale del latitante BADALAMENTI Francesco.
Gli accertamenti economico-patrimoniali svolti dai Carabinieri sul conto di GRAZIANO hanno consentito di individuare i beni costituenti il frutto del reimpiego di denaro di illecita provenienza da parte di "cosa nostra".
La Sezione Misure di Prevenzione presso il Tribunale di Palermo, concordando con le risultanze dell'Arma, ha disposto nei confronti di GRAZIANO Vincenzo il sequestro di un ingente patrimonio quantificato in circa 50 milioni di euro e costituito, fra l'altro, da lussuose imbarcazioni da diporto (tra cui uno yacht da quasi 20 mt.), autovetture di lusso (tra cui una Ferrari e una BMW X6), nonché società, beni immobili (tra cui una villa a Palermo e un complesso residenziale in provincia di Udine) e conti correnti, localizzati sia nel capoluogo siciliano sia nella provincia di Udine, ove GRAZIANO da tempo aveva spostato i propri interessi imprenditoriali, al fine di riciclare il patrimonio illecitamente acquisito.
In particolare il sequestro ha riguardato:
INTERO CAPITALE SOCIALE E RELATIVO COMPLESSO DI BENI AZIENDALI DELLA SOCIETA' "A.F.G. COSTRUZIONI S.R.L." CON SEDE IN PALERMO;
INTERO CAPITALE SOCIALE E RELATIVO COMPLESSO DI BENI AZIENDALI DELLA SOCIETA' "M.G. COSTRUZIONI S.R.L." CON SEDE IN PALERMO;
INTERO CAPITALE SOCIALE E RELATIVO COMPLESSO DI BENI AZIENDALI DELLA SOCIETA' "A.G. COSTRUZIONI S.R.L." CON SEDE IN TAVAGNACCO (UD);
INTERO CAPITALE SOCIALE E RELATIVO COMPLESSO DI BENI AZIENDALI DELLA SOCIETA' "COSTRUZIONI GENERALI S.R.L." CON SEDE IN PALERMO;
NR. 3 MAGAZZINI SITI IN PALERMO;
NR. 2 GARAGE SITI IN PALERMO;
NR. 14 AUTORIMESSE SITE IN MARTIGNACCO (UD);
NR. 8 ABITAZIONI SITE IN MARTIGNACCO (UD);
NR. 3 ABITAZIONI SITE IN PALERMO;
NR. 2 APPEZZAMENTI DI TERRENO SITI IN MARTIGNACCO (UD);
NR. 1 APPEZZAMENTO DI TERRENO SITO IN TRABIA (PA);
NR. 5 APPEZZAMENTI DI TERRENO SITI IN PALERMO;
NR. 5 AUTOVETTURE;
NR. 3 MOTOCICLI;
NR. 1 IMBARCAZIONE;
NR. 58 RAPPORTI BANCARI;
NR. 1 CASSETTA DI SICUREZZA.