'A Sulità 2009 - La processione del Venerdì Santo a Gratteri

"′A Sulità" nella comunità di Gratteri, non altro che la processione del Venerdì Santo e merita di essere ricordata sia per il suo particolare carattere religioso, che per il suo particolare folklore.
La processione si svolge secondo antica usanza due ore dopo il tramonto del sole, alle 21,00.
Le radici della parola "Sulità" risalgono al 1612, anno in cui a Gratteri fu introdotta questa tradizione e derivano dalla parola "Soledad", per effetto della dominazione spagnola in Sicilia.
Alla processione partecipano tutte le confraternite, recanti le proprie effigi sacre: il Cristo alla colonna, l′Ecce Homo, Gesù carico della Croce, il Crocifisso, l′Urna con il Cristo Morto e l′Addolorata.
La processione, nel suddetto ordine cronologico, inizia dalla chiesa della Matrice Vecchia.
E′ molto significativo lo sfilare delle confraternite, che recano lanterne colorate, in fila indiana, come era usanza nel 1600 a Siviglia e sentire nel silenzio più totale solo il rumore dei crepitacoli (truocchili) e delle catene.
La processione si snoda per le vie principali del paese fino all′arrivo in Chiesa Madre dove ha luogo la predica. Segue la benedizione con la reliquia del Sacro Legno della Croce.
Infine le confraternite riprendono il cammino accompagnate dal mesto suono dei tamburi.
Nei pressi della Chiesa di S. Sebastiano, i portatori dell′Ecce Homo e del Crocifisso si fermano attendendo il passaggio del Cristo nell′urna e dell′Addolorata Al loro arrivo si inginocchiano e solo dopo proseguono il cammino verso la chiesa di origine, accompagnati, dai canti tradizionali, che i fedeli intonano.

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