DUE GIOVANI DELLA PROVINCIA DI MESSINA ARRESTATI PER DROGA
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Nel tardo pomeriggio di ieri, nell′ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati in materia di stupefacenti disposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Cefalù, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto due uomini, SCIANO′ Antonio, 25enne, e BARBERA Giuseppe 27enne, entrambi disoccupati originari di Acquedolci (ME) ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo "HASHSIH".
Sono circa le 18:00 quando, una pattuglia del N.O.R.M. nota, sulla SS 286, nei pressi dello svincolo autostradale di Castelbuono (PA) un′autovettura Peugeot 106 blue, con a bordo due giovani particolarmente euforici.
I militari senza farsi notare si avvicinano all′autovettura in questione e, una volta affiancata, gli intimano l′ALT.
Il giovane alla guida però, anziché rallentare, affonda il piede sull′acceleratore, mentre l′atro ragazzo seduto sul lato passeggero, prende rapidamente qualcosa dal vano porta oggetti e, con la speranza di non essere notato, dapprima apre appena la portiera facendo cadere alcuni involucri, per poi richiuderla immediatamente.
Dopo qualche centinaio di metri i Carabinieri riescono a far accostare i due giovani che, si mostrano meravigliati, per il controllo, e al contempo sembrano sicuri di averla fatta "franca". I due non sanno però che i Carabinieri hanno seguito con meticolosità tutti i loro movimenti, compreso quell′inutile tentativo di disfarsi di quegli scomodi involucri, che difatti sono stati notati rimbalzare più volte sull′asfalto terminando la loro corsa a circa 400 metri dal luogo in cui i due giovani sono stati poi fermati.
I due ammetteranno subito la paternità di quei tre pacchetti, all′interno dei quali verranno rinvenuti circa 250 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Gli stessi si giustificheranno con i militari, asserendo che si trattasse di droga per un loro esclusivo uso personale, considerando però che tale quantitativo era superiore di oltre 200 volte quello consentito dalla legge, per i due si sono spalancate le porte del carcere.
Questa mattina, il giudice del tribunale di Cefalù, dopo aver convalidato l′arresto operato dai militari della Compagnia di Cefalù, ha applicato nei loro confronti, la misura dell′obbligo di dimora nel comune di Acquedolci.
I due dovranno adesso ripresentarsi davanti al giudice di Cefalù per essere giudicati.